Chi è l’Estetista Cinica, dalla parte delle donne normali

Ironica quel tanto che basta per convincere le donne a sentirsi perfette nella loro normalità. Intervista a Cristina Fogazzi, alias L’Estetista Cinica




252459Ha i piedi per terra la bresciana Cristina Fogazzi, alias L’Estetista Cinica. Inserita da Forbes Italia tra le 100 donne più influenti dell’anno e con oltre 800milla follower su Instagram, guarda con disincantata nonchalanche quegli oltre 50 milioni di fatturato nel 2020 del suo brand VeraLab, linea di cosmetici gettonatissimi sul web.

«Con il lockdown, tutti abbiamo messo in casa una mensola, tutti abbiamo avuto più tempo per prenderci cura di noi stessi, tutti abbiamo comprato online perché quel pacco in portineria diceva che un po’ di vita c’era fuori...», dice l'Estetista Cinica, a giustificare il suo successo imprenditoriale.

D’altronde, c’era da aspettarselo da una donna concreta e pratica come lei che, partita vent’anni fa da un centro estetico, sul suo famosissimo blog è sempre stata dalla parte delle donne “normali”, con i loro pregi e difetti. A testimoniare che le dee di bellezza non appartengono a questo mondo, o sono molto molto rare. Missione compiuta, tanto che è uscita a marzo una Barbie con le sembianze dell’Estetista Cinica.


Orgogliosa di essere una role model?

Moltissimo. Quando ho cominciato aprendo il mio centro estetico a cui ho affiancato l’attività sul blog avevo paura: per me, la sfida più grande è stata proprio vincere il timore del giudizio degli altri.

Perciò, essere ora una Barbie è un modo per incitare le bambine e le ragazze a lavorare duramente e a lottare per i loro obiettivi e sogni, non preoccupandosi dell’approvazione degli altri, soprattutto quando si tratta della carriera e del proprio corpo.

Cristina, sei “cinica” per quanto riguarda la bellezza?

Io nomino poco, per non dire mai, la parola “bellezza”. Mi sembra un qualcosa che definisca tutto e non definisca niente. Cosa significa che una donna è bella? È attraente esteticamente? È di buon animo? O tutte e due le cose insieme?

Per me, non ci sono le persone belle o brutte, anche perché gli standard esteriori cambiano continuamente nel tempo.

Dici che l’avvenenza è un concetto labile. Ma, di fatto, da qualcosa parte...

Certo, ed è stare bene nel tuo corpo, accettarlo con i suoi lati sì e lati no. Già la vita è difficile, se poi ti senti frustrata perché non corrispondi ai canoni estetici fissati dalla moda del momento mi sembra veramente troppo...

Quindi, per essere e sentirsi splendida devi capire che il corpo te lo danno in sorte, così com’è, e che alcune cose si possono cambiare, altre no. Ci sono strutture longilinee, altre mediterranee, c’è chi ha i fianchi stretti e chi larghi. Si parte da qui, da un esame obiettivo (e sereno) del tuo Dna.

Le donne, invece, cosa vorrebbero?

C’è questa tendenza, soprattutto nelle più giovani, ad aspettarsi “miracoli” dalle cure estetiche. Il problema di noi donne è che chiediamo moltissimo al rapporto con il nostro corpo, se poi si tratta di dimagrimento e rughe non se ne parla... Siamo aspirazionali, ma non è detto che i desideri si traducano in realtà.


Invece cosa ci si dovrebbe aspettare da cosmetici e trattamenti vari...

Curarsi è uno dei modi migliori per volersi bene, già solo per quest’effetto, ne vale la pena. Premesso ciò, in effetti ci sono dei prodotti, dei trattamenti che aiutano moltissimo a migliorare corpo e viso.

Ma stiamo sempre con i piedi per terra: niente ti toglie 20 anni, anche se con la skincare giusta dopo i 50 puoi avere lo stesso una bella pelle. La cosmesi ti fa invecchiare bene ma non ti trasforma in un’altra persona. Puoi migliorare, ma la la tua età rimane quella.


Questo sano realismo è il segreto del tuo successo?

Sui social, ho detto solo ed esclusivamente cose di buonsenso, che ho imparato stando per 20 anni nelle cabine di un centro estetico. In fondo, la gran parte delle donne sono persone “sagge”, e quando si rendono conto che fai discorsi assennati lo apprezzano.


Nel centro estetico, cosa hai imparato dalle clienti?

Sicuramente l’ironia, lo sottolineo sempre. Alla fine le donne si prendono molto in giro sui propri inestetismi, a differenza degli uomini che spesso se ne fanno un cruccio. In fondo, siamo tutte un po’ Bridget Jones, per fortuna. Non bisogna mai prendersi troppo sul serio, soprattutto se si tratta di “bellezza”.


Qual è l’abc della beauty routine?

Un’accurata detersione sempre, a tutte le età. Una periodica esfoliazione, a maggior ragione col passare degli anni perché il turnover cellulare è importante per la qualità dell’incarnato. E poi un buon prodotto idratante, formulato secondo il tuo tipo di pelle: la crema giusta la riconosci, ti dà una sensazione di comfort.

Per il corpo, tanti scrub e prodotti nutrienti: su una gamba liscia e morbida, che riflette la luce in un certo modo, la cellulite si vede meno! Con un po’ di fondotinta – che copre le discromie del viso – mascara e rossetto il gioco è fatto. E d’estate, abbronzati: il colore dorato illumina e cancella tanti “difetti”, a iniziare dalle occhiaie.


Bellezza e pandemia vanno d’accordo?

In un certo senso, anche i trattamenti fai da te ci hanno salvato dalla clausura in casa: oltre ad aver cucinato, abbiamo avuto tempo per provare quel fango anticellulite, per mettere quella maschera antiage...

Peccato che la mascherina è il male per la pelle. Sul viso si crea quel microclima caldo umido, che ci dà un’aria un po’ sfatta. A proposito: usa solo il siero, tanto in estate la cute non si secca e tirati su con un bel rossetto trasparente che ti colora le labbra in tinte diverse a seconda del tuo pH. Vince sulla mascherina.



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Articolo pubblicato sul n. 6 di Starbene in edicola e nella app dal 18 maggio 2021






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