hero image

Eritema solare, come riconoscerlo, prevenirlo e curarlo

Se sulla pelle compaiono i classici puntini rossi con bruciore e prurito, significa che è necessario prendersi una pausa dai bagni di sole. Con l’aiuto dell’esperta ti spieghiamo come riconoscere l’eritema e cosa fare

credits: istock



«L'eritema solare è il campanello d’allarme della scottatura», spiega la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa e docente alla Scuola superiore di medicina estetica Agorà di Milano. «Questa irritazione della pelle dovuta ai raggi UVB si riconosce perché sulla pelle compaiono puntini rossi, che causano una sensazione mista di bruciore, prurito e pizzicore».


Quali sono le zone più colpite dall'eritema

Le zone a maggiore rischio di eritema solare sono quelle più delicate, come spalle e décolleté. «Ma spesso il problema riguarda aree poco considerate, tipo dorso dei piedi, caviglie e lobi delle orecchie: fotoesposte e poco protette dalla creme solari, vanno incontro prima all'eritema e poi, velocemente, alla scottatura», continua l'esperta


Più a rischio chi ha la pelle chiara

«L'eritema solare colpisce soprattutto le persone con una pelle chiara e chi non utilizza le creme solari, o lo fa in modo scorretto. Spesso però, alcuni fattori rivestono il ruolo di complice: tipo un clima ventilato (come quello che caratterizza uscite in barca e vancanze in montagna), capace di ostacolare la percezione del calore e invitare a rimanere tranquillamente al sole; oppure le giornate nuvolose, durante le quali si sente meno il caldo ma l'incidenza dei raggi solari è comunque alta», avverte la dermatologa.


Come prevenire l'eritema

Se sai di essere a rischio eritema puoi ottenere un aiuto extra dagli integratori: «Questi prodotti, oltre a contribuire alla prevenzione del problema, donano un'abbronzatura più uniforme», continua la dermatologa. Quale scegliere? «In commercio ce ne sono diversi: solitamente sfruttano sostanze dall'azione antiossidante come betacarotene, licopene, acido lipoico e vitamina E. Inoltre, in quelli di nuova generazione si possono trovare luteina (che protegge la melanina dell'occhio), picnogenolo e selenio. Occorre iniziare ad assumerli almeno 15-20 giorni prima dell'espozione al sole e poi proseguire per tutta la durata delle vacanza».

A proposito di prevenzione sfatiamo un mito: «L'abbronzatura “da lampada” non offre una protezione extra nei confronti dell'eritema perché è indotta dai raggi UVA, quindi non protegge dagli UVB. Perciò, chi arriva in spiaggia con una tintarella artificiale rischia lo stesso eritemi e scottature. Solo che lo nota meno, perché ha la pelle di colore più scuro», conclude l'esperta.


Cosa fare quando si presenta l'eritema

In caso di eritema solare occorre subito utilizzare per 4-5 giorni un doposole lenitivo in una formulazione morbida, come latte e creme: «Ha un'azione calmante ed è in grado di ricreare un'azione barriera sulla cute irritata. Spesso questi prodotti contengono aloe, che grazie a una sostanza chiamata barbaloina combatte il prurito e offre un'azione decongestionante immediata. Ma vengono impiegati anche altri ingredienti come burro di karité, allantoina, vitamina B e pantenolo: tutti in grado di attenuare la sensazione di fastidio», spiega la dottoressa Belmontesi.


Come regolarsi con la maglietta di cotone 

«A questo punto è bene evitare di esporsi al sole finché la pelle non ritorna alla normalità», continua la dermatologa. Ma ciò non significa rinunciare alla vita in spiaggia: «Se il problema è a carico del décolleté, per esempio si può mettere una protezione solare SFP 50 o 100, indossare una maglietta di cotone e rimanere sotto l'ombrellone, evitando le ore più calde della giornata», precisa la dottoressa Belmontesi. Inoltre, si può pure fare il bagno: «Quando la pelle è molto arrossata è consigliabile mantenere la t-Shirt anche in acqua.

Se invece l'eritema sta diminuendo è possibile toglierla», continua l'esperta. Quindi, terminata la nuotata, si va subito sotto la doccia in modo da eliminare sale e sabbia, che irritano ulteriormente la pelle: «È preferibile l'uso di oli lenitivi, dall'azione antiprurito, e creme da bagno, con un effetto idratante, in grado di ripristinare il film idrolipidico protettivo (cioè la parte superiore della pelle). Da evitare, invece, gel e bagnoschiuma particolarmente schiumogeni», continua la dermatologa. Quindi, dopo essersi asciugati, occorre rimettere la crema.

articolo pubblicato il 13 luglio 2020



Leggi anche

Scottature? No, grazie

Come difendere la pelle dal sole

SOS pelle al sole

Doposole: sceglilo con cura