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Kiwi, vero alleato dell’intestino: come sfruttarne i benefici

La Commissione Europea ha ufficialmente dichiarato il kiwi un alleato per la regolarità intestinale. Come consumarlo per sfruttarne appieno i benefici? I consigli della nutrizionista

Foto: iStock



Da semplice rimedio casalingo ad alleato per l’intestino, ufficialmente riconosciuto. Parliamo del kiwi, frutto della pianta Actinidia deliciosa ma, soprattutto, primo frutto fresco ad aver ottenuto un riconoscimento ufficiale in termini di benefici sulla salute.

Di recente, infatti, la Commissione Europea ha approvato la dicitura secondo cui "il consumo di kiwi verdi contribuisce alla normale funzione intestinale aumentando la frequenza delle evacuazioni". 

«L’EFSA ha riconosciuto questo beneficio dopo che numerosi studi hanno confermato il nesso diretto tra consumo regolare di kiwi e miglioramento della funzionalità intestinale», precisa la dottoressa Carola Dubini, biologa ricercatrice e nutrizionista dell’Unità Operativa di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica dell’IRCCS Policlinico San Donato. La domanda per il kiwi era stata presentata infatti nel 2018 dall'azienda neozelandese Zespri, ovvero il più grande distributore di kiwi al mondo.


Perché il kiwi è amico dell'intestino

Ma cosa rende questo frutto un amico del nostro intestino? «Prima di tutto il contenuto di fibre presenti nella polpa dei kiwi - sottolinea l’esperta -,  sia solubili che insolubili. Le prime aiutano a trattenere acqua nell’intestino, rendendo le feci più morbide e facilitando di conseguenza il transito intestinale. Mentre quelle insolubili hanno un compito differente: aumentano il volume delle feci, stimolando la motilità intestinale. È proprio questo mix di fibre che aiuta l’intestino prevenendo la stitichezza e attenuando la sensazione di gonfiore causata spesso da un'irregolarità dell’alvo».

Sebbene poco noto, il segreto dei kiwi è anche un altro. «Nel frutto è presente un enzima, l’actinidina, che svolge un ruolo chiave nella digestione delle proteine, facilitando la loro scomposizione e migliorando l'assorbimento dei nutrienti. Per questo motivo, consumare  un kiwi dopo pranzo o dopo cena, può anche aiutare a ridurre la sensazione di pesantezza dopo i pasti».

Le altre proprietà del kiwi

Benessere intestinale a parte, il kiwi è un frutto ricco di altre proprietà. «Il nutriente più presente è la vitamina C, essenziale per la salute del nostro organismo», sottolinea ancora la dottoressa Dubini. «Può bastare un solo kiwi a coprire il fabbisogno giornaliero di un adulto».

Due kiwi, invece, possono soddisfare circa la metà del fabbisogno di un altro importante micronutriente, la vitamina K, cruciale nei processi di coagulazione del sangue. Mentre tra i minerali presenti nel frutto spiccano il potassio e una discreta quantità di magnesio e manganese.

Come sfruttarne a pieno i benefici

Per fare del kiwi un valido alleato della salute, non solo intestinale, è bene però fare attenzione ad alcuni aspetti.

«Il primo consiglio è di consumare il frutto fresco sotto forma di estratto o centrifugato, altrimenti le fibre andrebbero perse e di conseguenza anche i benefici per l’intestino. Per conservare la Vitamina C, che è sensibile al calore, è importante anche consumare il frutto a crudo», suggerisce la nutrizionista.

Alcuni abbinamenti, invece, possono rivelarsi utili per massimizzare i benefici. «A colazione, per esempio, si può abbinare un kiwi tagliato a pezzetti con uno yogurt bianco o del kefir: questo ci permette di unire alle fibre del kiwi i probiotici presenti nei fermentati, un’abitudine che contribuisce ulteriormente al benessere intestinale. Attenzione però a scegliere prodotti senza zuccheri aggiunti: uno yogurt aromatizzato al kiwi non ha lo stesso effetto sull’intestino, anzi. Gli zuccheri aggiunti possono influire negativamente, contrastando i benefici dei probiotici».

Kiwi come spuntino insieme a frutta secca

Il kiwi è un frutto perfetto anche come spuntino. «In questo caso il consiglio è di abbinarlo a una manciata di frutta secca», dice l’esperta. La vitamina K contenuta nel frutto è infatti liposolubile, si scioglie cioè nei grassi: ecco perché associarla a una fonte alimentare di grassi buoni, come appunto la frutta secca o ancora lo yogurt, può migliorarne l’assorbimento.

«Un’idea sfiziosa e sana per sfruttare i benefici di questo frutto può essere anche quella di aggiungerlo a pezzetti all’interno di un’insalata. E per quanto riguarda le quantità, anche due kiwi al giorno, vanno benissimo».
 

E i kiwi gialli?

L’indicazione approvata dalla Commissione Europea riguarda solo i kiwi verdi. «Quelli gialli hanno una composizione diversa a livello di zuccheri, sono cioè un pochino più dolci ma contengono anche più Vitamina C», chiarisce la dottoressa Dubini. «Possono essere considerati comunque una buona fonte di fibre sia solubili sia insolubili».


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