La verdura, insieme alla frutta, rappresenta uno degli alimenti più salutari che i nutrizionisti consigliano di portare in tavola ogni giorno. Cinque porzioni tra verdura e frutta sono le quantità suggerite per preservare il benessere e la salute dell’organismo. Per sfruttare a pieno le virtù nutrizionali delle verdure è importante alternare le varietà.
Non sempre però si ha tempo per preparare le verdure fresche: si può ricorrere allora alle altre forme con cui la verdura si presenta sui banchi del supermercato. In gergo tecnico si chiamano “gamme”: conoscerle può essere d’aiuto per la scelta.
Fresche
Sono le verdure cosiddette di “prima gamma”, ricche di gusto e di nutrienti. Dopo la raccolta arrivano dirette sui mercati e nei supermercati: permettono quindi di nutrirsi seguendo il naturale ritmo delle stagioni, soprattutto se si scelgono prodotti locali che hanno anche il vantaggio di avere prezzi accessibili.
Attenzione però a non comprare troppa verdura: alcuni nutrienti preziosi, come la vitamina C, diminuiscono con la conservazione. Senza contare il rischio che le verdure marciscano e perdano freschezza nella consistenza e nel sapore. Il metodo di conservazione è basilare: le verdure vanno messe nei cassetti bassi del frigorifero ad esclusione di cetrioli, zucchine e pomodori che si conservano meglio fuori.
Surgelate
Lavorate subito dopo essere state raccolte, le verdure mantengono il loro prezioso contenuto di vitamine e minerali. In molti casi vengono scottate prima di essere surgelate perché si conservino meglio e questo comporta una perdita di vitamina C.
Costano un po’ di più ma non hanno scarti e possono essere conservate a lungo, pronte per essere cucinate quando si desidera. Meglio metterle in padella ancora congelate in modo che preservino al meglio il loro patrimonio nutrizionale. Se i surgelati si scongelano per qualsiasi ragione, è obbligo cucinarli subito oppure buttarli.
Precotte
Sono le verdure pulite, tagliate, cotte al vapore, alla griglia oppure bollite e confezionate, pronte per essere usate semplicemente riscaldandole. Il trattamento termico le rende sicure e ne permette una conservazione che arriva a sei mesi, a patto che vengano riposte correttamente in frigorifero.
Sono prive di conservanti e molto pratiche, visto che alcune confezioni si possono mettere addirittura nel microonde. Fanno risparmiare molto tempo soprattutto se, nella versione precotta, si scelgono le verdure che hanno una preparazione lunga e minuziosa.
Il difetto? Sono piuttosto care e quindi non si adattano ad essere utilizzate in grandi quantità, come per i pasti di tutta la famiglia.
In busta
Pulite, tagliate e lavate, le verdure vengono confezionate in buste oppure vaschette, pronte per essere utilizzate sia crude, come nel caso di insalate e carote tagliate, sia cotte, come per gli spinaci, le erbette o le verdure da minestrone. Un notevole risparmio di tempo che ovviamente incide sul prezzo finale del prodotto.
Attenzione però, poiché le verdure in busta sono molto delicate dal punto di vista microbiologico: vanno tenute in frigorifero, consumate in tempi brevi e buttate se si nota presenza di liquidi nel sacchetto, segno di deterioramento.
Trattate
In scatola, sott’olio o sott’aceto, queste verdure sono molto sicure dal punto di vista dell’igiene perché sterilizzate e confezionate in contenitori ermetici.
La verdura viene raccolta al giusto punto di maturazione e subito lavorata: attenzione perché molti nutrienti come la vitamina C e l’acido folico vengono persi con il trattamento termico. Meglio quindi riservare le verdure in scatola ad un uso non regolare, tenendole per le emergenze.
Nel caso delle verdure sott’olio, è bene fare attenzione perché il computo delle calorie sale notevolmente: vanno consumate quindi con parsimonia e di tanto in tanto.