Aggiungere il peperoncino ai piatti potrebbe essere la ricetta per vivere sani più a lungo ed anche per tenere sotto controllo il peso.
Lo ha dimostrato una recente ricerca svolta presso la Harvard School of Public Health in base alla quale il cibo piccante e i suoi componenti principali, come la capsaicina che si trova nel peperoncino, sarebbero in grado di ridurre le infiammazioni, migliorare il metabolismo ed avere un effetto positivo sui batteri intestinali e sul controllo del peso.
Uno studio ne conferma le virtù
Negli anni passati erano già stati fatti studi in questa direzione, ma i ricercatori hanno voluto avere conferme più significative e per questo hanno esaminato le risposte di un questionario compilato da circa mezzo milione di persone adulte che vivono in Cina monitorando le loro abitudini, non solo alimentari.
Ogni persona, seguita per ben sette anni, ha dovuto dare indicazioni precise sul suo stato di salute, sul consumo di alcool, sui cibi consumati con maggior frequenza e sull’utilizzo del peperoncino fresco, secco o conservato in olio.
Elisir di vitalità
I risultati della ricerca sono stati chiari: i soggetti che mangiavano abitualmente peperoncino avevano diminuito il rischio di morte del 10% rispetto alle persone che invece consumavano cibi piccanti saltuariamente, una o al massimo due volte la settimana.
Tutto questo perché mangiare piccante garantirebbe la possibilità di tenere lontane malattie come il cancro e i disturbi a carico dell’apparato cardiovascolare.
Un’aggiunta che dà gusto
Il più efficace sembra essere il peperoncino fresco che, proprio sulla base degli studi effettuati, andrebbe introdotto a poco a poco nella dieta aggiungendolo, sia pur con parsimonia per non alterare i sapori, non solo ai sughi e agli intingoli ma anche alle verdure, dalle cime di rapa, alla catalogna fino alle patate al forno.
Il bello del peperoncino infatti è che può essere accostato anche a verdure delicate nel sapore come pomodori, melanzane e zucchine. Unica controindicazione sono le minestre brodose e calde, dove è meglio evitare l’uso di questa spezia.
Tante benefiche proprietà
Il peperoncino favorisce la secrezione dei succhi gastrici e stimola la digestione, inoltre migliora la circolazione, ha proprietà vasodilatatorie e per questo può essere considerato un ottimo cardioprotettivo. È inoltre ricco di vitamina C dalle forti valenze antiossidanti, potenziate dalla presenza anche della vitamina E.
Alcuni recenti studi poi si stanno concentrando sulla capacità del peperoncino di regolare i livelli di glicemia nel sangue. Da non dimenticare infine le virtù afrodisiache dovute alla capacità della capsaicina di stimolare il flusso circolatorio e quindi di dare vigore all’uomo.
Un alleato della linea
Secondo uno studio dell’University of West Lafayette negli Stati Uniti, il peperoncino è prezioso anche per tenere sotto controllo l’ago della bilancia. Analizzando il consumo calorico di 25 persone dopo l’assunzione di una moderata quantità di peperoncino, si è registrato un innalzamento della temperatura interna del corpo e un maggior dispendio di energia.
Aggiungere peperoncino ai piatti, oltre a far bruciare di più, è utile anche per diminuire la sensazione di fame, a tutto vantaggio della silhouette.
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