Sono un antibatterico naturale, fanno bene agli occhi e proteggono il cuore. Mantengono attiva la circolazione e hanno proprietà anti-età. Mirtilli e lamponi, fragole e more, ribes e uva spina, coloratissimi e ricchi di sapore, sono piccoli frutti preziosi per preservare la salute e il benessere dell’intero organismo.
«E sono anche alleati nella lotta contro la cellulite e le rughe» commenta Antonino Di Pietro, dermatologo e presidente dell’Istituto Dermoclinico Vitacutis di Milano.
Tanto gusto, poche calorie
Deliziosi nel sapore, vivaci nel colore, versatili in cucina dove si possono utilizzare per la preparazione di moltissimi piatti, dai primi ai dessert, i frutti rossi sono ricchi innanzitutto di acqua e di fibre solubili che saziano e non irritano l’intestino.
«Sono quindi amici della linea – precisa l’esperto – perché oltre ad avere pochissime calorie, tra le 25 dei mirtilli e le 40 dell’uva spina per etto, favoriscono il drenaggio dei liquidi e delle scorie aiutando a tenere sotto controllo inestetismi come la cellulite».
Vitamine a gogò
I frutti mignon dell’estate sono un concentrato di vitamine. La A, innanzitutto, presente in modo particolare nel ribes in un quantitativo quattro volte superiore alle arance, che preserva la regolare funzionalità della retina, protegge e mantiene sana la pelle stimolandone il rinnovamento. E poi la C di cui sono particolarmente ricchi i lamponi e le fragole che ha un’azione protettiva e rinforzante delle difese dell’organismo.
Molti anche i minerali
Nei frutti rossi non mancano buone quantità di minerali. Il ferro, presente in modo particolare nelle more, il calcio nel ribes ma soprattutto il potassio: il ribes ne contiene ben 370 mg per 100 grammi, tanto quanto le banane.
«Il potassio insieme alla notevole presenza di acqua dà un’ottima valenza diuretica e depurativa a questi piccoli frutti, utile per mantenere pulito l’organismo dalle scorie che lo affaticano e peggiorano problemi come i cuscinetti e la pelle a buccia di arancia» commenta l’esperto.
Ma soprattutto antiossidanti
I frutti di bosco non sono secondi a nessuno nella capacità di arginare i danni prodotti dai radicali liberi. Il livello di ORAC dei mirtilli (la misura del potere antiossidante di un alimento) è, solo per fare un esempio, di circa 2400 mg per 100 g contro i 700 mg delle arance e i 900 dei broccoli.
Tutto merito dei polifenoli, grandissima famiglia di antiossidanti di cui i frutti rossi sono ricchi che agiscono a diversi livelli innalzando le difese e proteggendo dalle malattie degenerative e dalle patologie cardiovascolari.
Dai flavonoidi agli antociani
Sempre tra gli antiossidanti presenti nei frutti rossi ci sono i flavonoidi che secondo alcuni studi del Brigham and Women’s Hospital sarebbero in grado di rallentare il declino delle capacità cognitive.
«Gli antociani presenti soprattutto nei frutti di colore più scuro come i mirtilli e le more rafforzano invece il microcircolo, contrastano la dilatazione dei capillari e vengono in aiuto in caso di gonfiori, pesantezza alle gambe e cellulite» precisa Di Pietro.
Servono anche i semini
Persino i semini dei frutti rossi contengono sostanze benefiche per l’organismo. In quelli delle more ci sono ad esempio buone quantità di vitamina E dall’azione antiossidante e protettiva mentre quelli del ribes contengono acidi grassi Omega 3 e 6, grassi “buoni” per la pelle e la funzionalità cardiovascolare. Meglio evitare invece i semi delle fragole in caso di irritazioni intestinali e nei soggetti che soffrono di allergie.
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