Sono uno dei regali più preziosi del freddo. Fatte dall’80 al 90% di acqua, le arance, oltre ad apportare vitamina C che aiuta ad alzare le difese e a proteggere dalle malattie invernali, contengono una buona percentuale di sali minerali, acidi organici e fibre che ne fanno un valido alleato per chi vuole mantenersi in forma e non far salire l’ago della bilancia.
Le varietà da scegliere? Quelle rosse come le arance Tarocco e Sanguinelle sono ideali da spremere, quelle bionde da mangiare.
Una decisa azione protettiva
Vitamina C e un’alta percentuale di antiossidanti fanno delle arance un frutto prezioso per alzare le difese immunitarie e tenere lontane molte malattie, in particolare quelle tipiche della stagione invernale.
L’azione protettiva contro i radicali liberi contrasta con efficacia l’invecchiamento di tutti i tessuti, pelle compresa. Senza dimenticare che la vitamina C favorisce la produzione del collagene che dà elasticità e protegge il microcircolo tenendo sotto controllo i rossori.
Tante virtù, poche calorie
Con solo quaranta calorie per etto le arance non pesano certo sulla linea: al contrario saziano senza far ingrassare, e consumate a fine pasto possono egregiamente sostituire altri cibi più calorici, in particolare i dolci.
Naturalmente meglio consumare il frutto intero perché le pellicole che avvolgono gli spicchi sono molto ricchi di fibre capaci di regolare l’assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine e favorire il transito intestinale mantenendo pulito l’organismo da scorie e tossine.
Anche in insalata
Spremute e intere, nella macedonia ma anche in insalata, le arance, sbucciate e affettate a rondelle, sono un frutto che si combina bene con le verdure in particolare quelle invernali come i finocchi, i carciofi, l’indivia belga: condite con olio extravergine di oliva e insaporite con qualche gheriglio di noce, un cucchiaio di uvetta e di pinoli danno vita ad un piatto dalle ottime virtù nutrizionali che favorisce il drenaggio, sazia e non appesantisce.
Un aiuto per il cuore
Pressione alta e cuore a rischio? Il succo di arancia può venire in aiuto, come affermato da una ricerca del French National Institute for Agricultural Research condotto su un campione di uomini in sovrappeso tra i 50 e i 65 anni.
Tutto merito dell’esperidina, un flavonoide che sarebbe in grado di regolare i valori pressori, migliorare l’elasticità dei vasi sanguigni e ridurre il rischio cardiovascolare. Naturalmente, per avere benefici effetti, il consumo delle arance deve essere regolare: una, due al giorno nel periodo invernale sono il quantitativo ideale.
Versatili in cucina
Carni bianche e pesci delicati come l’orata e il branzino si possono cuocere con il succo di arancia che li ammorbidisce e li profuma con dolcezza. Un primo originale? Una pasta condita con l’arancia, l’acciuga e i pinoli oppure un risotto profumato, insaporito con la scamorza.
L’arancia è grande protagonista anche di molti dolci nei quali, oltre agli spicchi e al succo, si può usare anche la buccia, meglio se di un’arancia biologica. Attenzione però al momento di grattugiarla di non arrivare alla parte bianca che è amara.
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