Utilizzate da sempre nella cucina orientale, le alghe sono ancora poco conosciute in Occidente soprattutto quando si parla di cucina casalinga. Eppure sono tra gli alimenti più completi che si conoscano.
Oltre allo iodio di cui sono ricche come tutti i prodotti derivati dal mare, le alghe contengono acidi grassi Omega 3 ben conosciuti per la loro capacità protettiva sul sistema cardiovascolare. Meno noto ma altrettanto importante invece è il loro alto contenuto in calcio, superiore in alcune varietà a quello del latte.
Ricche di ferro e proteine
Le alghe sono inoltre un prezioso concentrato di ferro e, soprattutto se consumate in combinazione con alimenti ricchi di vitamina C, che aiuta ad assimilarlo meglio, possono essere utili per evitare carenze soprattutto nei vegetariani. Nelle alghe sono presenti inoltre vitamine come la A, la C e la E e vitamine del gruppo B.
Da non dimenticare infine il buon apporto di proteine che ne fanno un cibo ad alto valore nutrizionale soprattutto per chi non consuma carne.
Come metterle nel piatto?
Le alghe si possono acquistare nei negozi bio in fiocchi, già pronte all’uso, oppure in versione disidratata da mettere qualche minuto in ammollo prima di consumarle.
Le alghe secche possono essere macinate e aggiunte direttamente alle pietanze, facendo attenzione comunque a non esagerare per via dell’alto quantitativo di iodio che può risultare dannoso per la tiroide. Per arginare l’inconveniente si possono scegliere le varietà meno ricche di questo minerale come le Nori, Dulse e Wakame.
Così i legumi diventano più digeribili
L’alga kombu, che si presenta sotto forma di “stringhe” essiccate, di colore brunastro, oltre ad essere utilizzata nella preparazione di stufati, minestre e zuppe di verdura, può essere aggiunta all’acqua di ammollo dei legumi per renderli più teneri e digeribili.
Attenzione comunque a non consumare elevate quantità di alga kombu che è molto ricca di iodio così come la varietà Arame dal sapore dolce, ideale da aggiungere in minime quantità alle minestre, ai cereali e agli stufati di verdura.
La più consumata nel mondo
L’alga Nori, ricostituente per eccellenza grazie alla sua ricchezza in proteine, ferro e Omega 3, si trova già tostata in fogli e pronta ad essere usata dopo l’ammollo. Dal gusto molto particolare, che secondo alcuni ricorda il tè, si usa per il sushi e si accompagna bene anche con il pesce cotto, le zuppe, le patate.
Molto conosciuta anche l’alga Wakame dal pronunciato gusto di mare da consumare cruda dopo averla tenuta in ammollo per qualche minuto oppure cotta saltata in padella con tofu e verdure.
C’è anche l’agar agar
Questo tipo di alga è ricca di alginati, sostanze che agiscono come gelificanti. Utile in caso di irritazioni di stomaco e di intestino, ha la capacità di assorbire l’acqua, e per questo viene utilizzata sia per regolarizzare le funzioni intestinali sia per tenere a freno la fame.
In fiocchi, polvere o bastoncini, l’agar agar è utile per addensare in maniera naturale budini e creme, gelatine di frutta e mousse. Un’altra alga addensante è il chondrus crispus, che per la sua capacità di eliminare le tossine viene utilizzata anche in compresse come potente depurativo.
Le super-alghe sono veri integratori
Spirulina, clorella e alga klamath, definite micro-alghe per le loro ridotte dimensioni, hanno uno straordinario valore nutrizionale che ne fa a tutti gli effetti dei veri e propri integratori. Ricchissime di nutrienti, sono rivitalizzanti e depurative, energetiche e protettive.
Oltre che sotto forma di capsule e compresse, si trovano anche in polvere, soluzione ideale per integrarle in modo naturale all’alimentazione. Ne basta un cucchiaino al giorno spolverizzato sulle verdure oppure da frullare insieme a mele e barbabietole rosse, sedano e carote, pere e zenzero.
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