Tre generazioni a dieta

Nonna e figlia perdono peso grazie a un’alimentazione sana e bilanciata. E anche la nipotina diventa esperta di cucina salutare



di Simona Acquistapace

Ha cominciato Gabriella, la nonna: 70 anni, a ottobre del 2015 pesava quasi 70 kg per 1,56 m di altezza. A marzo 2016, grazie alla Dieta Libera, la bilancia segnava 60 kg e, soddisfatta, ha iniziato il mantenimento.

Nello stesso periodo Barbara, sua figlia, 41 anni, allattava la figlia Alessia di 3 mesi e pesava 62 kg per 1,53 m (prima della gravidanza i chili erano 55). Anche lei ha chiesto aiuto alla dottoressa Carla Lertola, che le ha dato preziosi consigli su come impostare l’alimentazione in allattamento. Risultato? Un figurino (52 chili), per l'invidia delle colleghe al suo rientro al lavoro

Sofia, 9 anni, la figlia maggiore di Barbara, ha fatto tesoro di questa esperienza: ha ereditato dallanonna l’amore per la cucina e ha visto come possa coniugarsi con il mangiare sano. E ha seguito con successo un corso di cucina creativa.

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UNA FAMIGLIA A DIETA?

Gabriella - Al contrario, una famiglia libera! Venivo da tante diete fallite, perché troppo restrittive: raggiungevo il peso forma, ma poi lo perdevo subito perché morivo dalla voglia di mangiare le cose che mi erano state proibite. Con la Dieta Libera, niente sacrifici: mangio di tutto e ho imparato a cucinare senza grassi, aggiungendo solo un po’ di olio a crudo. Persino mio marito, che è magro ma ha qualche problema di digestione, ha beneficiato del mio programma alimentare. Mangiavamo le stesse cose (in quantità diverse): io dimagrivo, lui digeriva tutto.

Barbara - Quando ho chiesto consiglio alla dietologa, lei mi ha aiutata a sfatare il luogo comune del “mangiare per due” in allattamento: per “fare latte”, in realtà, bisogna bere tanta acqua, con un buon contenuto di calcio. Una porzione di latte o yogurt a colazione, una a merenda, e poi verdure di stagione a volontà e frutta, senza esagerare. Ho imparato a mangiare i cereali integrali (anche il farro e l’orzo, che non conoscevo) e ad alternare carne e pesce, per fare il pieno, oltre che di ferro e vitamina B12, anche di Omega 3.

LA VOSTRA ARMA SEGRETA?

Gabriella - Una ricetta: la pasta e fagioli. La preparo con cipolla, carota e sedano stufati con un po’ d’acqua al posto del soffritto, a cui unisco 140 g di fagioli freschi, pomodoro e rosmarino. Metà li frullo, metà li lascio interi, poi aggiungo 70 g di ditalini. Una spolverata di pepe, e in tavola! Completo il menu con una bella insalata mista. 

Barbara - Io, che non ero abituata a mangiare il pesce, adoro questo piatto unico: pasta integrale con salmone fresco al vapore e zucchine. Ma cucino anche orate, sogliole e merluzzo al cartoccio, con verdure e spezie. 

Sofia - Io ho imparato a cucinare la torta con lo yogurt! Quando la preparo, anche la nonna e la mamma ne mangiano una fettina a colazione...


COME AVETE FESTEGGIATO IL DIMAGRIMENTO?

Gabriella - Quando la piccola Alessia ha compiuto un anno, abbiamo organizzato una festa per lei nel suo asilo nido. Io ho cucinato tanti dolcetti super fantasiosi.

Barbara - Io ho preparato qualche piccolo antipasto per gli adulti, con verdurine appetitose.

Sofia - Ho stupito tutti con la mia composizione di frutta: sono molto precisa nel disporre gli ingredienti. Ero orgogliosissima!

LA GIORNATA TIPO DI GABRIELLA

Ecco un esempio di menu quotidiano di nonna Gabriella

>a colazione
un caffè, un vasetto di yogurt magro alla frutta con 30 g di cereali

>a metà mattina
una pesca noce e un’albicocca

>a pranzo
riso venere (70 g) con verdurine e gamberetti (150 g), un’insalata di cetrioli e pomodori

a merenda
una macedonia di frutti di bosco

>a cena
roast beef (120 g), un panino integrale (70 g), melanzane, taccole e carote al tegame con
zenzero e curry

>prima di dormire
un quadratino di cioccolato fondente

>giornalmente
quattro cucchiaini di olio extravergine d'oliva per condire, verdura libera e in abbondante quantità

L’EDUCAZIONE FAMILIARE

«La rivoluzione l’ha cominciata la nonna», sottolinea la dietologa Carla Lertola. «È stata lei a scoprire, grazie alla Dieta Libera, che poteva coniugare la sua esperienza di brava cuoca con i principi di un’alimentazione sana e bilanciata.

E il suo esempio ha contagiato la figlia, alle prese con una gestione dell’allattamento caratterizzata dal consumo di troppi dolci, per lo più di tipo industriale, nella convinzione di overe mangiare tanto per “fare latte”.

Un'organizzazione più ordinata dei pasti, sempre completi, con carboidrati, proteine e verdure, le ha consentito di sentirti sazia e assumere tutti i nutrienti senza squilibri. E con i dolci ha fatto pace grazie anche a sua figlia Sofia, pasticcera provetta, che le ha insegnato “meglio pochi ma buoni”. E sani».

Articolo pubblicato sul n.36 di Starbene in edicola dal 26/08/2016

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