Abbuffate: il menu del giorno dopo

Dopo una ricca cena, meglio non saltare i pasti e puntare su alimenti nutrienti, ma depurativi



Il rimedio più gettonato dopo una cena con gli amici in cui abbiamo mangiato di tutto? Digiunare. Al massimo, il giorno successivo si sgranocchia qualche cracker o ci si concede solo dello yogurt e un po’ di frutta. «Niente di più sbagliato», commenta la dottoressa Carla Lertola, ideatrice della Dieta libera di Starbene.

«Sgarrare capita a tutti, anche mentre si sta seguendo un regime alimentare ipocalorico, ma la soluzione per rimettersi in carreggiata non è saltare i pasti. Un’abitudine così non solo non serve a niente, compromette la massa muscolare e rallenta il metabolismo, ma in più intristisce, impedendoci di godere fino in fondo di un momento di relax.

Ecco perché i nostri esperti hanno messo a punto un menu completo, dalla colazione alla cena, che non esclude nessun nutriente ed è composto da alimenti utili a depurarsi. Come il tè verde e lo yogurt della colazione; come l’orzo del pranzo; o come la rana pescatrice, poverissima di sodio, prevista a cena. Tutto, come sempre, senza rinunciare al piacere di mettersi a tavola, grazie alle ricette gustose inventate dal nostro biologo chef, Fiorenzo Frumento.

Fai la tua domanda i nostri esperti

TORTA DI CAROTE

Per 4 persone: 120 g di farina integrale, 60 g di zucchero integrale bio, 2 uova, 100 g di carote, 1/2 bustina di lievito per dolci, i semi di un baccello di vaniglia, latte (facoltativo).

Preparazione: mescola farina, zucchero, uova e lievito in una terrina, quindi aggiungi le carote grattugiate e i semi di vaniglia. Lavora fino a ottenere un composto omogeneo e, se serve, aggiungi un po’ di latte. Versa in uno stampo da 18-20 cm di diametro e inforna a 180 °C per 30 minuti.

E’ ok perché: è energetica, ma depurativa. «Il dolce è fatto con farina integrale, ricca di fibre. Per completare la colazione, abbina a 1 fetta di torta 1 yogurt, fonte naturale di probiotici, che riequilibrano la flora intestinale compromessa dai disordini alimentari; e 1 tazza di tè verde, utile contro il colesterolo cattivo, grazie ai suoi antiossidanti», consiglia Carla Lertola.

ORZOTTO CON POMODORI E RICOTTA

Per 4 persone: 350 g di pomodori ciliegia, aglio, timo, 250 g di orzo perlato, 200 g di ricotta di pecora, 40 g di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

Preparazione: lava i pomodori e tagliali a spicchi e condiscili con sale, pepe e un trito di aglio e timo (caramellati al forno sono più buoni, oltre che più ricchi di licopene: basta metterli su una teglia, spolverizzarli con zuccchero di canna e cuocere per 90 minuti a 150 °C). Fai lessare l’orzo in acqua salata per 40 minuti e lascia intiepidire. Servi con la ricotta in fiocchi, i pomodori e un filo d’olio.

E’ ok perché: contiene tutti i nutrienti nelle giuste quantità. «L’orzo è un cereale ricco di fibre, vitamine e minerali, soprattutto fosforo, mentre la ricotta garantisce il corretto apporto proteico limitando l’assunzione di grassi e di sodio», dice Carla Lertola.

BOCCONCINI DI PESCATRICE CON PATATE

Per 4 persone: 60 g di scalogno, 100 ml di vino bianco, 20 g di senape in grani, 400 g di patate, 800 g di pescatrice, rosmarino, 40 g di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

Preparazione: trita lo scalogno, mettilo in un pentolino con il vino bianco e porta a bollore, fino a ridurre a metà il liquido. Incorpora la senape e 1 cucchiaio di olio e frulla. Cuoci le patate, taglia grossolanamente la polpa della pescatrice e cuoci in una padella con olio e rosmarino. Servi con le patate e la salsa.

E’ ok perché: è un piatto unico completo, gustoso e digeribile. «La rana pescatrice è una fonte proteica supermagra (63 calorie per 100 g). Le patate riempiono e, rispetto ad altri cereali, sono ipocaloriche (85 calorie per etto)», spiega il biologo-chef.

Articolo pubblicato sul n° 36 di Starbene in edicola dal 25 agosto 2015

Leggi anche

Salute: la bilancia aiuta a dimagrire?

Cibo spazzatura: la dieta per dirgli addio

Cosa comprare se sei a dieta da sola

Via libera alle tentazioni

Ritenzione idrica: il menu per combatterla