Sindrome nefrosica

Insieme dei sintomi di accompagnamento di molte glomerulonefriti (malattie renali caratterizzate da lesioni croniche dei glomeruli). La sindrome nefrosica insorge in seguito all’aumento della permeabilità della parete dei capillari glomerulari, che lasciano passare le proteine plasmatiche nelle urine. Da questo fenomeno deriva una riduzione delle proteine nel sangue (ipoproteinemia), in particolare dell’albumina (ipoalbuminemia). Cause, sintomi […]



Insieme dei sintomi di accompagnamento di molte glomerulonefriti (malattie renali caratterizzate da lesioni croniche dei glomeruli). La sindrome nefrosica insorge in seguito all’aumento della permeabilità della parete dei capillari glomerulari, che lasciano passare le proteine plasmatiche nelle urine. Da questo fenomeno deriva una riduzione delle proteine nel sangue (ipoproteinemia), in particolare dell’albumina (ipoalbuminemia).


Cause, sintomi e segni

Quasi tutte le glomerulonefriti possono provocare una sindrome nefrosica, indipendentemente dal fatto che la loro causa sia sconosciuta o che dipendano da diabete, amiloidosi, lupus eritematoso acuto o altro.

ProteinuriaLa presenza di proteine nelle urine è marcata: sempre superiore ai 4 g nelle 24 ore, può aumentare sino a 15-20 g nelle 24 ore, e anche oltre.

IpoproteinemiaLa sua presenza si traduce in valori inferiori a 60 g/l. Poiché la perdita di proteine con le urine riguarda soprattutto l’albumina, è sempre presente ipoalbuminemia, con valori inferiori a 30, o addirittura a 15-10 g/l.

Edemi sottocutaneiBianchi, molli e indolori, sono imputabili all’ipoalbuminemia.

Spesso molto accentuati, si manifestano su arti inferiori, addome, volto e nella regione lombare, e fanno sì che il soggetto acquisti parecchi chili. Talvolta, gli edemi si diffondono nelle membrane sierose (peritoneo, pleura, pericardio), configurando il fenomeno dell’anasarca.

Altre anomalie biologiche Oltre a un aumento dei livelli ematici di colesterolo (ipercolesterolemia) e dei trigliceridi (ipertrigliceridemia), si osservano alterazioni a carico di alcuni fattori della coagulazione.


Complicanze

Indipendentemente dalla sua causa, una sindrome nefrosica può comportare un certo numero di complicanze: tra queste, una maggiore frequenza delle infezioni batteriche, trombosi (formazione di coaguli all’interno dei vasi sanguigni), flebite, embolia polmonare, denutrizione proteica, perdita di calcio e vitamina D con le urine, responsabile, quest’ultima, di un ritardo di crescita nei bambini. A lungo termine, le anomalie lipidiche possono inoltre costituire un fattore predisponente alla formazione di ateromi sulla parete delle arterie.


Diagnosi

Molto spesso si fa ricorso alla puntura renale con biopsia per precisare la natura delle lesioni glomerulari e la causa della sindrome nefrosica.


Trattamento e prognosi

I sintomi della sindrome nefrosica vanno sempre trattati: regime alimentare iposodico, limitazione dell’assunzione di acqua, diuretici (furosemide, spironolattone) per combattere gli edemi; trattamento anticoagulante per evitare le complicanze trombotiche; ipolipemizzanti contro l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia e così via.

La prognosi dipende dalla causa della sindrome. In certi casi, trattamenti specifici, per esempio con corticosteroidi, possono condurre a una completa guarigione; in altri, tali interventi terapeutici sono privi di efficacia e la malattia glomerulare può evolvere in insufficienza renale cronica.