Impotenza e pene piccolo: le soluzioni

Anche se in realtà il micropene è raro, molti uomini ricorrono all’allungamento e/o ingrossamento del pene, chiamato sex design. Impotenza e deficit erettivi? Ecco pillole o pomate consigliate dall’andrologo



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Oltre a quello dell'eiaculazione precoce, sul fronte sessualità maschile i problemi più diffusi e sentiti sono quelli dell'impotenza o deficit dell'erezione (più o meno gravi) e dalla cosiddetta “sindrome dello spogliatoio”, cioè dal percepire le dimensioni del proprio organo inadatte. 

Le misure del pene contano dunque? «Eccome, visto che siamo in un’epoca dove purtroppo, soprattutto i giovani, hanno come modello ideale gli attori del porno, anche se in realtà il micropene, cioè l’organo molto più piccolo della media (14 cm di lunghezza e 11,7 di larghezza) è raro», commenta Alessandro Littara, andrologo, sessuologo e chirurgo in un settore particolare, quello genitale maschile, dove è considerato un’autorità a livello internazionale.

«Così, sono molti gli uomini che ricorrono all’allungamento e/o ingrossamento del pene, chiamato sex design, la versione maschile della ginecologia estetica».

Ecco le novità più significative “salva-virilità”.


  • Impotenza


La pomata tiramisù

L’altra grande categoria di problemi che affliggono la virilità è classificata sotto la voce impotenza, ma gli andrologi preferiscono parlare di deficit erettivi, visto che l’incapacità di avere un’erezione completa e duratura ha vari gradi di importanza.

«Qui la fanno da padrone le varie pillole gialle e blu, molecole come il sildenafil o il taladafil che hanno fatto la storia dell’andrologia negli ultimi vent’anni. Ma anche in questo campo ci sono delle novità», spiega il dottor Littara. «Sono usciti dei farmaci topici monodose che, dopo 10 minuti, garantiscono l’erezione».

Sono medicinali da banco senza ricetta, con il vantaggio quindi di bypassare la vergogna che tanti provano nel richiedere al medico la prescrizione, e anche di evitare uno dei maggiori pericoli che affligge il mercato della virilità, gli acquisti su Internet di pillole spesso inefficaci o addirittura pericolose. «Però non funzionano in tutti i casi di deficit erettivi, che a volte richiedono terapie più prolungate e di tipo orale», precisa il dottor Littara.


Sublinguale o in compressa?

Se l’andrologo ritiene che la terapia orale sia quella più indicata, anche in questo campo la scelta è varia. «La versione sublinguale fast del famoso sildenafil, la pillola blu per intenderci, più discreta e veloce, e il taladafil, l’altrettanto famosa pillola che dura un weekend, “modello” giornaliero», commenta l’andrologo.

«Tutte soluzioni che permettono di risolvere il problema erettivo in modo personalizzato, a partire dalla domanda più importante: questo rimedio serve ogni tanto, con partner diverse, oppure se si ha una relazione stabile con rapporti regolari? In questo secondo caso meglio una terapia continuativa, come quella che vede protagonista il taladafil alla minima dose di 5 mg. A riguardo si è scoperto che il farmaco può essere preso anche un giorno sì e uno no, e non più tutti i giorni (a meno che non sia usato a scopo curativo per la prostata), perché il suo effetto dura 48 ore. Un vantaggio anche economico, visto che anche se esiste il generico, non è coperto dal SSN».


  • Pene piccolo


Il penisfiller

Tornando al tema delle dimensioni del pene, oggi si può ricorrere all’iniezione di acido ialuronico, un “filler” che ha un doppio effetto: non solo allargante (la circonferenza aumenta fino al 30%) ma anche ritardante, cioè anti-eiaculazione precoce.

Il dottor Littara, inventore del trattamento, spiega: «L’acido ialuronico, iniettato subito sotto il primo strato della mucosa del glande, crea una specie di cuscinetto barriera tra l’esterno e le terminazioni nervose interne, come se fosse una specie di profilattico naturale. Questo, nella maggior parte dei casi, riduce la sensibilità e quindi permette di avere tempi più lunghi nel 70% dei casi».

La durata dell’ingrossamento è di un anno, dopodiché l’acido ialuronico si riassorbe ma si può ricorrere a un’altra iniezione.


La chirurgia dell’ora di pranzo

Sexdesign: è la nuova frontiera della chirurgia del pene. Gli andrologi la chiamano falloplastica, e consiste nell’allungamento e ingrossamento del pene.

«A parte il Penisfiller, che è una metodica a tempo determinato, esiste anche una chirurgica minivasiva, la lipopenostruttura», spiega l’andrologo. «Si raccoglie con delle microcannule il grasso del paziente dalla regione sovrapubica, dall’addome, dai fianchi o dalle cosce, lo si purifica con una speciale procedura e lo si impianta tra la cute del pene e i corpi cavernosi, mediante millimetriche incisioni alla base del membro. P

er l’allungamento invece si incide, in via laparoscopica praticando buchini piccolissimi, il legamento sospensore del pene che così lo fa scivolare in avanti, guadagnando fino a 4 cm. La chiamo “chirurgia dell’ora di pranzo”, perché questi interventi si fanno in pochissimo tempo e sono così mininvasivi che si può tornare subito a lavorare. Per avere un rapporto sessuale, invece, occorre aspettare un mese».


Gli integratori afrodisiaci

Sul tema si è creato un mondo di fake news, ma ci sono anche delle sostanze che funzionano. «Sono la maca, il ginseng, la mura puama, il guaranà, il tribulus terrestris e l’ashwagandha», assicura Littara. «Abbiamo studiato a lungo queste molecole che migliorano il desiderio sessuale, stimolando la crescita del testosterone con un'assunzione tramite integratori per periodi prolungati. Sono attivi naturali senza effetti collaterali se prescritti dall’andrologo, con tutta una serie di vantaggi aggiuntivi perché infondono anche calma e maggiore lucidità».



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