Dovrebbe essere l’atto con cui esprimi te stessa, liberi le fantasie ed entri in contatto profondo con l’altro. Eppure, fare l’amore sembra sempre più complicato.
Mai come negli ultimi anni è aumentato il ricorso a sessuologi o a terapeuti di coppia, interpellati non tanto per sciogliere dubbi, tabù o problemi di carattere fisiologico, ma chiamati a sviscerare il perché di solitudini esasperate, indifferenza coniugale e relazioni basate su insicurezza ed egoismo. Un esercito crescente di uomini e donne che fanno poco sesso e poco soddisfacente, oppure tanto ma senza conservarne una traccia utile per la loro interiorità, e che si interrogano sul perché.
«Il sesso cambia nel tempo storico-culturale e nel tempo soggettivo con estrema velocità. L’attrazione fisica, l’intimità, il desiderio assumono forme diverse a seconda delle circostanze, del ciclo della vita e dei valori predominanti nella società», spiega Umberta Telfener, psicoterapeuta e autrice del libro Letti sfatti–Una guida per tornare a fare l’amore (Giunti, 14 €).
Non solo una questione di ormoni, di fantasie e di libido, dunque. Se oggi, come sostiene Telfener, “l’eros è messo male”, è anche perché i codici maschio-femmina sono cambiati, la società si muove su valori diversi e con ritmi nuovi, e le nostre paure ci portano a usare il sesso più che a viverlo e a trarne energia.
Vediamo che cosa sta accadendo sotto le lenzuola.
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Articolo pubblicato sul n. 12 di Starbene in edicola dal 06/03/2018