hero image

Coronavirus e coppia: i consigli per evitare crisi e litigi

Vicini ma lontanissimi: la quarantena sta mettendo alle corde anche le unioni più collaudate. Ecco come sopravvivere al periodo dei “domiciliari”

Foto: iStock



Perché non rimetti le cose al loro posto? E tu puoi abbassare la musica? Come non sopporto quando non mi rispondi. Frasi come queste scatenano litigi nella coppia e in tempi di Coronavirusclausura forzata, sono motivo di crisi.

Privati della libertà e costretti in un ambiente chiuso per un tempo che sembra infinito, tutti gli esseri viventi entrano in sofferenza. E la recente impennata di richieste di divorzio post quarantena in Cina ci dimostra che la reclusione di coppia può essere perfino più difficile di quella da soli.

In effetti, nella nostra vita di relazione non ci è mai capitato di essere costretti fra quattro mura con la nostra dolce metà e la percezione dello spazio di colpo si restringe. Come Alice nel Paese delle Meraviglie, all’improvviso ci sembra di esplodere in un ambiente minuscolo e l’altro da partner diventa una minaccia al nostro spazio individuale.

Abbiamo chiesto la consulenza degli esperti per capire come riuscire a cambiare prospettiva, schiacciare il bottone “reset” e ripartire con il piede giusto.



Preservare il nido
«Il luogo in cui viviamo non è solo una superficie misurabile in metri quadrati», precisa Bruno Intreccialagli, psichiatra e responsabile della Sitcc, Società italiana di terapia comporta-mentale e cognitiva a Roma. «È prima di tutto uno spazio emotivo, il luogo dell’incontro con l’altro. È il palco in cui mettiamo in scena la relazione, che ha un obiettivo congiunto: stare insieme integrando le reciproche competenze e rispettando le differenze.

In condizioni normali, è facile evitare la saturazione degli scambi: ci si vede solo alla sera e si può ricavare tempo per sé (andare in palestra, prendere un aperitivo con gli amici, coltivare un hobby da soli). Ora è necessario imparare a modulare la distanza per preservare l’equilibrio della coppia».



Ridefinire il territorio
«Piccola o grande, non è la casa a definire lo spazio di una relazione», prosegue Intreccialagli, «ma il territorio emotivo in cui ci muoviamo insieme all’altro. È una buona notizia, perché è in nostro potere aprire le finestre sul modo di stare in coppia e fare entrare aria fresca». Si tratta di girare l’interruttore giusto. «Immaginiamo di avere di fronte a noi la piantina della nostra casa e assegniamo a entrambi un luogo dove l’altro limita la propria presenza», avverte Patrizia Vaccaro, psicoterapeuta e responsabile dello studio San Giorgio a Milano. «Non è necessario avere una stanza tutta per sé: può essere anche un tavolino, o un angolo del divano dove poter lasciare le proprie cose (libri, telefono, device digitali, attrezzi per allenarsi). Quello diventa uno spazio off limits. La coppia si impegna reciprocamente a non fare invasioni di campo e rispetta i confini».

Utile anche cambiare anche il nostro modo di comunicare. «È importante tornare a un’ecologia della parola. Proprio perché abbiamo l’altro continuamente intorno, non sommergiamolo di chiacchiere. Anche saturare lo spazio sonoro è un modo aggressivo di stare in relazione», riprende Intreccialagli. «Perciò, parliamo meno e in modo più autentico. E impariamo anche che condividere il silenzio è un modo di stare insieme.

Infine, possiamo disegnare mentalmente uno spazio comune che rinforza la relazione. Fare qualcosa insieme (guardare un film, ascoltare musica, commentare le news) sono attività che ci possono unire. E questo vale anche se vogliamo coinvolgere il corpo: condividere un’attività percettivo-motoria (come riparare insieme un mobiletto, pulire
la casa, allenarsi in due o risistemare la libreria) gratifica la coppia».



Rispettare la privacy
Non è il momento di farsi venire attacchi di gelosia: bisogna mollare gli ormeggi. «Continuare a chiedere all’altro con chi sta chattando, asfissiarlo di domande o, peggio ancora, cercare di spiare il suo cellulare, non può che far degenerare la situazione», avverte Patrizia Vaccaro.

«La pulsione di controllo è una reazione normale allo stress», aggiunge Bruno Intreccialagli. «Tuttavia fa sentire l’altro ancora più prigioniero della situazione. Per non togliere ossigeno alla coppia, è il momento di aumentare la fiducia, non le misure restrittive. Invece di concentrarvi sul partner, spostate l’attenzione su voi stessi e su quello che vi gratifica».



Accettare il calo del desiderio
In tempi di Coronavirus anche la libido può subire un crollo vertiginoso. Perché sotto le lenzuola al posto di Eros è più facile incontrare l’ipocondria, l’ansia e la paura. «Ognuno di noi ora è portato a osservare e ascoltare ogni piccolo cambiamento e variazione del proprio organismo», avverte Patrizia Vaccaro.

«Basta un raffreddore o un mal di gola per ingenerare uno stato ansioso che non agevola la sessualità. Senza contare che, essendo ossessionati dal contagio, l’intimità può essere vissuta perfino come minacciosa. L’ansia e la paura possono influire sulla respirazione generando affanno che, essendo uno dei sintomi del virus, mortifica l’attrazione sessuale e il desiderio». Come uscirne? «Bisogna ricordarsi che è una fase passeggera. Lasciamo che in questo periodo al desiderio si sostituiscano la tenerezza e l’accudimento. Poi tutto tornerà come prima», suggerisce l’esperta.


Ridimensionare il conflitto
Vedersi 24 ore al giorno è un potente detonatore di conflittualità: ne abbiamo spesso un esempio lampante durante le vacanze estive. «Liti e diverbi in questo momento sono normali: non facciamone un dramma», rassicura Patrizia Vaccaro.

«Dopo una litigata furibonda, invece di tenere musi lunghi, impariamo a perdonarci e approfittiamo del contatto fisico che possiamo avere con il partner. Un abbraccio o una carezza valgono più di mille parole», conclude la psicoterapeuta.



Fai la tua domanda ai nostri esperti

Articolo pubblicato sul n. 16 di Starbene, in edicola e nella app dal 31 marzo 2020

Leggi anche

Coppie bianche: oggi sono in aumento

Crisi di coppia? Cucinate insieme

Migliora la vita di coppia con la meditazione