Vertigini: cause e soluzioni

Instabilità, disorientamento e sensazione che tutto attorno ruoti sono i sintomi di questi disturbi dell’equilibrio. Ecco quali sono le cause più comuni e come risolverli.



di Ida Macchi

Sensazione che tutto sia in movimento e ti ruoti intorno, instabilità e disorientamento: così si manifestano vertigini e disturbi dell’equilibrio. Sono molto frequenti tra il gentil sesso, infatti colpiscono 3 volte di più le donne rispetto agli uomini. Ecco le cause più comuni e come risolverli.

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CONTRATTURE

Stai ore al computer e, quando ti alzi, provi un senso di instabilità e magari una leggera nausea. È l’effetto delle posture scorrette che assumi davanti
allo schermo, con il dorso piegato in avanti, la testa inclinata di lato o la schiena inarcata.

«I muscoli, soprattutto quelli del collo, si contraggono e inviano messaggi alterati ai centri dell’equilibrio (posti nel cervello), delegati a smistare le informazioni che definiscono la tua posizione nello spazio», spiega il dottor Andrea Beghi, specialista in otorinolaringoiatria ed esperto in vestibologia.

>FAI COSÌ - «Ricorri a cicli di fisioterapia, ma anche a yoga, stretching o gyrotonic, una ginnastica di allungamento e potenziamento muscolare con l’utilizzo di particolari macchinari », consiglia l’esperto. «E, quando lavori al pc, siediti con la zona lombare ben aderente allo schienale della sedia, regola la distanza, l’altezza dello schermo e della seduta in modo che lo sguardo cada sul bordo superiore del computer.

Tieni le gambe piegate a 90° (mai accavallarle) e i piedi a terra e digita con gli avambracci appoggiati alla scrivania. Fai pausa ogni 30 minuti, per alzarti e muoverti». 

ANSIA

Ti senti mancare e hai un vago senso di vertigini quando sei nei locali affollati o negli spazi aperti, magari associate a una sudorazione più abbondante,
batticuore e a un senso di disorientamento.

È probabile che sia colpa dell’ansia. «In presenza di molti stimoli visivi, i soggetti ansiosi, che magari in passato hanno sperimentato disturbi vestibolari, hanno difficoltà a coordinare i movimenti degli occhi, della testa e del corpo, che garantiscono l’equilibrio», spiega l’otorino.

«Il senso di mancamento autoalimenta l’affanno, anche perché nel nostro cervello esistono alcune strutture comuni che regolano sia il sistema vestibolare, da cui dipende appunto la stabilità, sia quello delle emozioni.

>FAI COSÌ - «Quando ti senti vacillare, utilizza la respirazione come antidoto: inspira lentamente dal naso, gonfiando l’addome. Poi, espira dalla bocca per un tempo leggermente superiore a quello dell’inspirazione, senza forzare», suggerisce il dottor Giampaolo Perna, direttore del Centro per i disturbi d’ansia ed emotivi Cedans.

«Pratica regolarmente tecniche di rilassamento come yoga, training autogeno, meditazione, rilassamento progressivo. Se tutto ciò non basta, rivolgiti a uno psichiatra: può aiutarti a tenere a bada l’angoscia con una terapia farmacologica (psicofarmaci che agiscono sulla serotonina e la noradrenalina),
associata a 3-6 mesi di sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale, effettuate con cadenza settimanale».

TRAUMI

Per una decina di secondi ti sembra che il mondo ti giri intorno e questa sensazione si ripete ogni volta che fai un determinato movimento: quando ti corichi, ti alzi, ti giri nel letto o fletti il capo. Potresti soffrire di vertigini parossistiche benigne, esito di un trauma: un colpo di frusta, ma anche aver battuto la testa contro lo sportello di un mobiletto della cucina.

Questi eventi possono lasciare sia delle contratture dei muscoli del collo, sia una sofferenza delle cellule nervose del labirinto (la centrale operativa posta nell’orecchio che controlla l’equilibrio) o di alcuni granellini di carbonato di calcio (gli otoliti) presenti al suo interno, che danno informazioni sulle forze gravitazionali.

Il trauma può addirittura spostarli nei canali semicircolari (le strutture del labirinto che trasmettono le informazioni sulle accelerazioni) e, a quel punto, basta muovere la testa per sentirsi una trottola.

>FAI COSÌ - «Fissa una visita in un centro di vestibologia e, se la diagnosi viene confermata, saranno sufficienti alcune manovre, dette “liberatorie”, per riposizionare gli otoliti nella loro giusta sede. Nel 90% dei casi risolvono il problema, anche se le recidive sono frequenti», chiarisce il dottor Beghi.

«Se hai subito un colpo di frusta, però, non è escluso che il trauma, oltre ad avere spostato gli otoliti, abbia creato anche una contrattura dei muscoli del collo e una sofferenza dell’orecchio interno. In questo caso è probabile che tu abbia anche crisi vertiginoso-posturali più prolungate e ogni tanto veda girare tutto intorno a te.

Se è così, hai bisogno di un ciclo di cure fisioterapiche per ridurre le contratture e una cura a base di farmaci nootropi che migliorano la funzionalità dell’orecchio. Se il disturbo persiste è indicato un ciclo di riabilitazione vestibolare e posturale per migliorare la coordinazione testa-tronco e i movimenti degli occhi, capisaldi per bloccare le tensioni del collo e ripristinare il senso dell’equilibrio».

INFIAMMAZIONE DEL NERVO

Hai vertigini così intense, soprattutto se muovi la testa, che non puoi far altro che stare sdratiata e ferma. Sono associate a vomito, nausea e a volte diarrea. E durano qualche giorno. Potresti soffrire di una neurite vestibolare: può dipendere da un’infezione virale di uno dei due nervi vestibolari, delegati a trasmettere le informazioni dall’area dell’orecchio, dove è localizzato il centro dell’equilibrio, al cervello; o può essere legato a un disturbo circolatorio.

>FAI COSÌ - «Rivolgiti a un centro di vestibologia per una visita ed, eventualmente, per accertamenti mirati, come l’esame vestibolare: serve per identificare se c’è una sofferenza del labirinto o del nervo, osservando come si muovono i tuoi occhi, per esempio, con sistemi video ad infrarossi», continua il nostro esperto. Le cure successive: antiemetici, sedativi o antistaminici per pochi giorni per ridurre il vomito.

No, invece, al riposo a letto: muoversi facilita la guarigione. Il medico può inoltre prescriverti farmaci specifici per contrastare i processi infiammatori e degenerativi a carico del nervo (cortisonici, per esempio) e altri che aiutano a riparare la lesione. Anche in questo caso la riabilitazione vestibolare può fare la differenza nel velocizzare e migliorare il recupero».

SE INVECE È UN CALO DI ZUCCHERI

Puoi provare una sensazione di instabilità anche in situazioni che non coinvolgono assolutamente i centri dell’equilibrio. È quello che capita, per esempio, a metà
mattina se, a stomaco vuoto, ti sembra di avere le vertigini e ti senti improvvisamente stanca e fiacca. «Colpa di un brusco calo degli zuccheri nel sangue, cosa più facile se, mangiando qualcosa di dolce, i disturbi scompaiono», spiega il dottor Paolo Pizzinelli, internista.

«Nessuna implicazione anche quando, alzandoti di scatto dal letto, o dopo essere stata a lungo in piedi, hai un vago senso di instabilità:probabilmente è colpa di un calo della pressione arteriosa.

In entrambi i casi, parlane con il tuo medico: per controllare i valori di glicemia e pressione. Nel primo caso, cerca di fare una buona prima colazione con carboidrati a basso indice di assorbimento (pane, muesli, per esempio); nel secondo, mangia leggermente più salato, evita bagni troppo caldi, bevi di più e passa più lentamente dalla posizione sdraiata a quella eretta».

Articolo pubblicato sul n.39 di Starbene in edicola dal 13/09/2016

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