Vene varicose addio con il laser

Le vene varicose sono un problema di salute (oltre che estetico) su cui si può intervenire con sempre maggiore facilità



Tempo d’estate, di bikini e di gambe in bella mostra: ma se è davvero antipatico quando le gambe sono segnate da capillari e venuzze, la questione diventa decisamente preoccupante quando sono gonfie e segnate da vere e proprie varici.

Bisognerebbe ricordare però che le gambe sono importantissime, anche se troppo spesso il loro benessere e la loro salute vengono ingiustamente sottovalutati, forse perché, nella stagione invernale, sono coperte da calze, stivali e pantaloni: avere gambe in salute però non è solo un vanto estetico, ma anche un importante fattore di salute.


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Il benessere delle gambe viene ingiustamente sottovalutato: avvertire gonfiore, irrequietezza e dolore intenso agli arti inferiori sono tutti sintomi che possono preludere all’insufficienza venosa cronica, una condizione che colpisce il 25% delle donne e il 15% dei maschi, affatto esenti dalla problematica. Il disturbo tende a peggiorare con il progredire dell’età quando arriva ad interessare il 50% degli ultracinquantenni.

Se il senso di pesantezza, il gonfiore e i capillari sono molto evidenti sulle gambe, non è il caso di minimizzare, ma è più giusto sottoporsi a un eco-Doppler, un esame non invasivo in grado di valutare con elevata precisione il grado di insufficienza venosa, ovvero quanto compromesse risultano le piccole valvole presenti all’interno dei vasi responsabili della corretta circolazione ematica a livello delle gambe.

A seconda di quello che è il risultato dell’eco-Doppler, si decide quale terapia intentare per evitare spiacevoli conseguenze: si può andare dall’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata (con compressione tanto maggiore quanto più grave è il problema), alla terapia riabilitativa e/o farmacologica, all’intervento chirurgico tradizionale, fino alle tecniche laser estremamente promettenti, poco invasive ed efficaci.  

Quando fallisce la terapia farmacologica e bisogna necessariamente ricorrere alla chirurgia o al laser, molti pazienti si spaventano e pensano di lasciar perdere tutto.

Niente di più sbagliato: le varici tendono a peggiorare nel tempo e il loro rapido peggioramento è tanto più probabile quante più gravidanze si sono affrontate, in caso di sovrappeso o obesità, quando si svolge un’attività lavorativa che porta a stare molto in piedi o avendo una famiglia con storia di varici alle gambe; si stima infatti che l’85% delle pazienti con varici abbiano almeno un familiare stretto con lo stesso problema.

«Il trattamento con laser ha ormai sostituito le tecniche chirurgiche tradizionali sia per efficacia (si registra un successo di oltre il 90%), sia per il confort: non prevede infatti che una minuscola cicatrice e il ritorno alle attività quotidiane è pressoché immediato» sottolinea il professor Carlo Spartera, Responsabile del Reparto di Chirurgia Vascolare della Casa di Cura Villa Valeria di Roma.

«Il raggio del laser non viene applicato sulla pelle come avviene per il trattamento di piccoli capillari superficiali, ma agisce dall’interno, chiudendo definitivamente il vaso le cui pareti hanno ceduto – prosegue l’esperto – La fibra ottica del laser viene introdotta nella vena sotto controllo ecografico dopo aver fatto una piccolissima iniezione di anestetico per non far sentire il dolore delle punture stesse: il trattamento è quindi rapido e indolore per il paziente».

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