Posizione della lingua, come influenza postura ed equilibrio

L’organo del gusto è il punto di partenza di una catena muscolare che arriva fino ai piedi. Se non lo mantieni nella posizione corretta causa disallineamenti e disturbi



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Consideriamo la lingua l’organo del gusto capace, con le papille gustative, di percepire i sapori e trasmetterli al cervello. È fondamentale per la produzione del linguaggio, perché muovendosi ci permette di creare suoni, parole. Ha un ruolo attivo nella digestione, perché mescola e ammorbidisce il cibo. Difficilmente, però, le riconosciamo il giusto ruolo nella nostra postura. Ma la lingua è anche questo.

«Composta da 17 muscoli, ha una profonda influenza su tutto il corpo», esordisce Luca De Martino, fisioterapista, osteopata e posturologo. «Si collega al pavimento della bocca tramite il frenulo e all'osso ioide, nella parte posteriore, e la sua posizione è ulteriormente influenzata da una rete di muscoli che la connettono al sistema craniocervico-mandibolare».

È il fulcro della catena muscolare chiamata "linguale", che parte dalla base del cranio, nella zona dell’occipite, e si estende fino ai piedi, sviluppandosi soprattutto anteriormente, ma influenzando in modo deciso anche la parte posteriore del corpo. «Si parte dai muscoli della lingua, si passa ai muscoli sopraioidei e sottoioidei (intorno all’osso ioide, tra mandibola e laringe), e poi a quelli di collo, torace, diaframma, addome, ai muscoli degli arti inferiori e a quelli profondi del piede, fino ad arrivare agli alluci», spiega De Martino.


La lingua può alterare l'equilibrio

La lingua è così potente che se non è posizionata correttamente può alterare tutta la catena muscolare, influenzando l’equilibrio posturale del corpo. Può accadere, ad esempio, a causa di una deglutizione atipica, soprattutto se il passaggio dal meccanismo della deglutizione infantile, legato alla suzione, a quello della deglutizione adulta, quando la lingua dovrebbe spingere il cibo verso la parte posteriore della bocca, favorendo il passaggio nella faringe, non avviene.

Non è un problema da poco, perché deglutiamo in media 590 volte al giorno: 145 durante i pasti, 395 fra un pasto e l’altro in stato di veglia, 50 nel sonno. Durante la deglutizione, inoltre, la lingua esercita sul palato una pressione che arriva sino a 3 chili. Si tratta di frazioni di secondo, ma ricordiamoci che le arcate dentali sono conformate dalla pressione della lingua contro il palato durante la deglutizione. Quindi la sua azione è potente.


Perché si deglutisce male

«Una deglutizione atipica, che si verifica quando la lingua si posiziona tra i denti, e non dietro gli incisivi superiori, è comune», aggiunge De Martino, «tanto che si stima che circa il 50% della popolazione mondiale ne soffra. Questa abitudine può nascere nell’infanzia, a causa dell’allattamento artificiale, dell'uso prolungato del ciuccio ma anche del succhiamento del pollice».

Vale la pena ricordare, però, che la causa del posizionamento non ottimale della lingua può essere, banalmente, anche un frenulo linguale corto, che può impedire un movimento corretto durante la deglutizione. La conseguenza più banale del cattivo posizionamento della lingua è lo spostamento del baricentro del corpo in avanti, causando così squilibri muscolari», spiega De Martino.

Significa che la parte posteriore del corpo, va in sovraccarico, a livello muscolare e articolare, ad esempio nella zona lombare o nelle cervicali, ma anche che si perde in equilibrio e stabilità. Inoltre una conseguenza importante, e generalmente poco considerata, è che quando la lingua non tocca correttamente il palato, possono crearsi problematiche orofacciali, che coinvolgono bocca, viso, testa e collo, che nel tempo portano a disturbi.

«Si tratta, in genere, di malformazioni dentali, difficoltà respiratorie e un eccessivo sforzo di altri muscoli, come i buccinatori, i muscoli delle guance, che possono portare a tensioni dolorose», aggiunge De Martino. Inoltre una posizione scorretta della lingua può creare tensioni muscolari che possono facilitare il doppio mento. «Anche un piercing linguale, può causare dolori inaspettati alla cervicale o alla testa, poiché la muscolatura della lingua è strettamente connessa a quella del collo e delle spalle», ribadisce il fisioterapista.

«Inoltre uno studio pubblicato su PubMed, il sito della National Library of Medicine, conferma che un frenulo linguale corto può essere un fattore di rischio per la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, anche nei bambini. Il frenulo corto, infatti, può interferire con lo sviluppo orofacciale, contribuendo a restringere le vie aeree superiori, aumentando così il rischio di collasso delle vie respiratorie durante il sonno».


Posizione della lingua, come si interviene

Per affrontare questi problemi, è fondamentale un approccio integrato, per migliorare la posizione della lingua e riequilibrare la postura, grazie a una sinergia tra osteopata, logopedista e odontoiatra. «Si adotta un approccio globale che inizia con una valutazione approfondita del movimento della lingua, della bocca e della colonna cervicale, per identificare eventuali interazioni che potrebbero influenzare la postura generale», spiega De Martino.

Viene posta attenzione anche a malocclusioni e a problematiche nella produzione del linguaggio. Si può intervenire, rieducando la lingua per migliorare la deglutizione e la creazione dei suoni, con un logopedista. All’odontoiatra si può chiedere di risolvere tutte le situazioni legate alle posizioni dei denti e alla chiusura tra le due arcate. Con le tecniche osteopatiche, infine, si può agire non solo sull’area dolorante, ma sull’intero sistema muscoloscheletrico, per ripristinare la funzionalità e alleviare i sintomi.


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