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Vaccino per l’influenza: facciamolo, è sicuro

Non è la causa dei 20 decessi. Mentre salva anziani e bimbi “deboli” da gravi complicazioni. Istruzioni per l’uso




di Alessandro Pellizzari e Daniele Razzoli

Assolto per non aver commesso il fatto. I lotti del vaccino Fluad di Novartis, subito ritirati perché nelle 48 ore successive all’iniezione sono morti 20 anziani, non risultano colpevoli. I farmaci, passati sotto la lente d’ingrandimento dell’Istituto Superiore di Sanità, hanno superato i suoi severi controlli. "Che continueranno: però ora sappiamo che queste persone non sono state uccise dal vaccino, ma dal loro stato, molto precario, di salute", assicura Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano.
Allora perché il ritiro dei vaccini? "Perché il servizio di farmacovigilanza ha funzionato bene, e adesso c’è più attenzione agli effetti collaterali», ribatte il virologo. "Entro 48 ore dall’utilizzo di qualsiasi farmaco, i medici devono segnalare ogni eventuale problema di salute". Insomma, il sistema ha funzionato meglio di una volta.
Allora possiamo vaccinarci? "Certo", risponde Pregliasco. "Anzi, il vaccino è raccomandato alle fasce a rischio (bimbi e anziani cardiopatici o con problemi respiratori gravi) perché salva la vita: solo l’anno scorso sono morte 8000 persone per complicazioni da influenza, mentre la vaccinazione abbatte i rischi più gravi del 50%".
Quando farlo? Entro dicembre, perché la malattia avrà il suo picco da Natale a tutto gennaio (il vaccino è efficace entro 10 giorni). Il farmaco funziona nell’80% dei casi: nei restanti i sintomi sono leggeri.