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La prima community per giovani parkinsoniani

Grazie alla piattaforma ThatMorning uno spazio web di auto-aiuto per malati di Parkinson Giovanile



Nell'immaginario collettivo quando si parla di Parkinson si pensa a un anziano tremolante. Ma sono ben 25 mila i giovani che soffrono di Parkinson in tutta Italia. Al 10% dei 250 mila malati italiani, infatti, la patologia viene diagnosticata prima dei 50 anni.

Questa truppa di parkinsonioni under 50 è accumunata da medesime preoccupazioni e problematiche. Si tratta di persone alla continua ricerca di risposte, magari madri o padri. Vivono nella speranza che venga presto trovata una cura per questa patologia cronica e lottano per vivere bene il tanto tempo che hanno ancora davanti.

Per loro nasce ora la prima community di auto-aiuto per malati di Parkinson Giovanile. Questo grazie a ThatMorning, prima piattaforma italiana interamente dedicata al social care. Nel portale, tra le varie sezioni, ce n'è una dedicata alle associazioni di malati, per mettere in contatto persone affette dalle medesime patologie: l'A.I.G.P. Onlus (Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani) ha deciso di appoggiarcisi e sfruttarne le potenzialità.

L'A.I.G.P. è stata fondata sei anni fa da sei giovani parkinsoniani proprio con l'intento di creare una comunità virtuale di malati in grado di darsi reciproco supporto e aiuto. Ora grazie alla piattaforma ThatMorning la community collegherà giovani parkinsonioni tra di loro e con l'associazione, per affrontare il Parkinson con la giusta consapevolezza e la serenità di sapere che la vita continua - diversa ma non meno appagante - anche dopo la diagnosi.

"Finalmente le persone che ricevono una diagnosi di parkinson giovanile hanno la possibilità di trovare una porta aperta, un luogo virtuale nel quale condividere e confrontarsi con altri che come loro sanno di cosa si sta parlando", dice Claudia Milani, affetta da parkinson giovanile e presidente di A.I.G.P. Onlus. "ThatNorning può rappresentare il luogo virtuale d'incontro tra tutti i giovani parkinsoniani d'Italia, in quanto è un social network che ha anche l'obiettivo di ovviare alla solitudine e alla disinformazione quasi sempre patita da chi è colpito da una malattia cronica".