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Raffreddore nei bambini: come curarlo?

Naso chiuso, tosse e mal di gola: come i bambini si contagiano e che cosa fare per curare il raffreddore

Foto: iStock



di Paola Toia


Il raffreddore è l’infezione più frequente delle alte vie respiratorie ed è causata da vari virus appartenenti nella maggior parte dei casi alla famiglia dei rinovirus. Il caratteristico sintomo è il naso chiuso per l’infiammazione della mucosa con accumulo di muco nelle cavità nasali. Questo fastidioso malessere può essere accompagnato da tosse, mal di gola, mal di testa e, talvolta, febbre.

Fra i soggetti maggiormente colpiti ci sono i bambini, in quanto le difese degli anticorpi non sono ancora particolarmente sviluppate. La stagione più a rischio è quella invernale per il freddo, gli sbalzi di temperatura e una maggiore circolazione dei germi. Inoltre durante la stagione fredda, soggiornando più a lungo in ambienti chiusi, è più facile il contagio.

Se il bambino ha meno di 3 mesi non è consigliabile il paracetamolo e se si ammala, è bene chiamare il pediatra per evitare che un banale raffreddore degeneri in un'insufficienza respiratoria.

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COME AVVIENE LA TRASMISSIONE DEL RAFFREDDORE?

Il contagio avviene in modo molto facile attraverso goccioline di saliva, che possono passare da un soggetto all’altro tramite starnuti e colpi di tosse, ma anche indirettamente, toccando oggetti contagiati da una persona infetta e portandosi le mani alla bocca. 


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Quando si è bambini il raffreddore si manifesta spesso con un muco chiaro e trasparente, che diventa giallastro dopo 3-5 giorni. In presenza, poi, di tosse persistente il muco si trasferisce nel petto. Il tutto si può protrarre per 2 settimane.

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COME CURARE IL RAFFREDDORE NEI BAMBINI?

Il bambino deve superare da solo il raffreddore, in quanto non esistono farmaci specifici per curarlo (gli antibiotici sono prescritti dal medico solo quando c'è una sovra-infezione batterica). Si può, eventualmente, ricorrere a un antistaminico per ridurre le secrezioni, a un decongestionante per disinfiammare le mucose, a un espettorante per facilitare l’espulsione del muco e a un sedativo per la tosse; in presenza di febbre alta si può somministrare un antipiretico.

Per pulire le narici e liberarle dal muco si consiglia di usare più volte al giorno l’acqua termale sulfurea salsobromoiodica (contenente una gran quantità di zolfo, sodio, bromo, iodio e molti oligoelementi), molto efficace per liberare il nasino dal muco e catarro producendo un immediato sollievo.

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COME GESTIRE IL MUCO?

È importante insegnare al bambino a "soffiare" via il muco. In caso di muco molto denso si può ricorrere a una pompetta (dopo aver ammorbidito il muco con una soluzione nasale). Dopo i 3 anni è consigliabile che il bambino soffi il naso con un fazzoletto. Si può ricorrere alla vaselina per limitare l’irritazione della parte nasale stressata ed è bene pulire il muco prima dei pasti e prima di dormire per liberare le vie aeree.

Si possono rendere più fluide le secrezioni facendo bere al bambino molta acqua, impiegando un umidificatore in ambienti secchi, mettendo nel naso gocce di soluzione salina e pulendo il naso durante il bagno in quanto il muco è ammorbidito dal calore.


PICCOLI ACCORGIMENTI PER COMBATTERE IL RAFFREDDORE

Per fortificare i bambini contro le malattie respiratorie è fondamentale far loro consumare frutta e verdura (ideali sono le spremute) per il loro contenuto di vitamine e sali minerali. Altri alimenti che possono essere considerati dei veri e propri alleati del sistema immunitario dei più piccoli sono lo yogurt, il miele, le noci e il pesce azzurro, ricco di Omega 3.

Durante la stagione fredda i bambini devono essere sempre ben coperti, quando sono fuori casa e tenuti lontani da persone contagiate.

Per quanto riguarda l’igiene, è importante che si lavino le mani prima di mangiare per ridurre la possibilità di contagio.

Un ottimo rimedio è anche un riposo adeguato, poiché l’organismo impiega molte energie per debellare un'infezione.

Per i più piccoli va ricordato che l'allattamento al seno aiuta a rafforzare il loro sistema immunitario. Il latte materno trasmette, infatti, anticorpi preziosi per combattere le più comuni infezioni.


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