Qual è il miglior trattamento per la cellulite?

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Siena ha cercato una risposta all’annoso problema



La cellulite è un inestetismo molto diffuso e una problematica fin troppo conosciuta soprattutto dall’universo femminile, e infatti si stima che il problema affligga l’80-90% delle donne.

Non si tratta di una vera e propria malattia, ma di un inestetismo che determina la comparsa delle caratteristiche fossette in particolare sulle cosce, donando il caratteristico aspetto a buccia d’arancia o simil-ricotta. Sui motivi che determinano la comparsa dell’inestetismo esistono numerose teorie.


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Non vi sono pareri concordi sull’origine del disturbo: secondo alcuni è il risultato di un disturbo micro-circolatorio di origine endocrino-metabolico che determina cambiamenti strutturali nel tessuto adiposo sottocutaneo.

A livello delle cosce è inevitabile la presenza di tessuto adiposo, ma la sua cattiva collocazione è il risultato di alterazioni di fattori fisiologici che vengono esacerbati anche da un cattivo stile di vita.

Se da un lato, dunque, la presenza del tessuto adiposo a livello delle cosce è fisiologico, i problemi al microcircolo possono essere innescati dai livelli circolanti degli estrogeni, alterazioni che possono anche essere esasperate dalla vita sedentaria, dall’indossare regolarmente indumenti molto stretti, dalla stitichezza o dal fumo di sigaretta; come pure il disturbo può essere accentuato da una particolare predisposizione genetica.

Non conoscendo in maniera univoca la causa della cellulite, non esiste neppure un unico approccio alla problematica: ne esistono innumerevoli, per moltissime non esistono validi supporti scientifici per dimostrarne la reale efficacia.

Per questo motivo un gruppo di ricercatori dell’università di Siena ha condotto uno studio di revisione per capire se esiste un trattamento per la cellulite più efficace di un altro

Tramite una ricerca bibliografica su PubMed, gli autori hanno revisionato ben 73 studi clinici relativi all'efficacia dei trattamenti anti-cellulite: 66 studi hanno preso in esame un singolo metodo di trattamento (come ad esempio l’uso di agenti topici, delle onde d’urto, della terapia laser, degli integratori da assumere per via orale, dei massaggi effettuati manualmente, del biossido di carbonio o della terapia a raggi infrarossi), mentre i rimanenti hanno valutato l’efficacia di due o più trattamenti sinergici.

Come spiega il dottor Andrea Sisti, Medico Chirurgo, Divisione di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica, Università degli Studi di Siena, «allo stato attuale, non esiste un trattamento univoco e definitivo per la cellulite. Nonostante ciò, importanti progressi sono stati fatti nelle tipologie di terapie utilizzate, l’ultima e la più promettente delle quali è la laser terapia Nd:YAG, che sfrutta come mezzo laser attivo un cristallo di ittrio e alluminio (YAG) associato al neodimio (Nd)».

«L’insieme dei trattamenti (terapia per via orale in compresse o succhi, massaggi, CO2-terapia, dieta, etc) hanno evidenziato il comune problema della durata limitata nel tempo degli effetti benefici – prosegue il dottor Sisti – portando inevitabilmente il paziente a riprendere la terapia dopo un certo periodo di tempo».

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