Papa Leone XIV, la dieta e la routine fitness di un pontefice in forma

Dietro la veste bianca c’è un uomo che ha fatto della cura del corpo parte integrante del proprio stile di vita. Ecco il suo programma di allenamento e i consigli per un’alimentazione sobria su misura di… papa



305249

di Valentina Menassi


Chi immaginerebbe mai il successore di Pietro intento a sollevare pesi o a fare cyclette prima di una giornata di udienze e documenti ufficiali? Eppure Papa Leone XIV, il nuovo pontefice, sorprende non solo per il suo equilibrio teologico e diplomatico, ma anche per la sua forma fisica fuori dal comune.

Dietro la veste bianca, infatti, c’è un uomo che ha fatto della cura del corpo parte integrante del proprio stile di vita, con allenamenti regolari e una dieta attenta, adatta a sostenere il ritmo intenso del papato.

L'allenamento in una palestra vicino al Vaticano

«Per la sua età ha una forma fisica eccezionale, di chi non ha mai smesso di fare sport», ha detto Valerio Masella, personal trainer a Roma, intervistato da Il Messaggero.

Masella racconta di aver allenato per mesi il futuro papa senza sapere chi fosse realmente. Robert Prevost – questo il suo nome da cardinale – si era iscritto nel 2023 a una palestra non lontana dal Vaticano, poco dopo essere stato chiamato da Papa Francesco a guidare il Dicastero dei Vescovi.

Masella ricorda un uomo puntuale e metodico: «Veniva due volte alla settimana, a volte anche tre, dipendeva dai suoi impegni». Gli allenamenti iniziavano con una fase aerobica su tapis roulant o cyclette, seguita da esercizi di rinforzo muscolare e posture correttive, «perché chi lavora tante ore seduto ha bisogno di rafforzare la colonna e migliorare l’equilibrio posturale».

Il Papa si allenava come chiunque altro, senza mai richiamare l’attenzione: «Credevo fosse un professore universitario e quando l’ho visto in tv dopo l’elezione, sono rimasto senza parole».


Un’alimentazione sobria con la dieta mediterranea

Ora che è diventato papa, Leone XIV dovrà affrontare ritmi ancora più impegnativi. È per questo che, come spiegato dall’immunologo Mauro Minelli a Adnkronos Salute, la sua dieta dovrebbe essere costruita su basi scientifiche, ma anche culturali e sostenibili.

Minelli, docente di Nutrizione Umana e Nutraceutica presso la Lium, propone per il pontefice un regime ispirato alla dieta mediterranea, il modello alimentare promosso anche da noi di Starbene, «non solo sana e bilanciata, ma anche coerente con le tradizioni alimentari dell’Italia e del Vaticano».

La dieta mediterranea prevede il consumo quotidiano di verdura, frutta, cereali integrali, legumi e olio d’oliva, mentre carni rosse e insaccati dovrebbero essere limitati, per prevenire rischi cardiovascolari legati all’età. «Non è una questione di austerità ma di equilibrio e moderazione».


Ritmo regolare, idratazione e salute intestinale

Un altro punto chiave, secondo Minelli, è la regolarità dei pasti: evitare sia i digiuni improvvisi, sia i pasti eccessivamente abbondanti. Una distribuzione armoniosa dell’apporto calorico durante la giornata aiuta a stabilizzare glicemia e pressione arteriosa, garantendo energia e lucidità.

L’esperto consiglia, inoltre, una buona idratazione, privilegiando l’acqua e riducendo caffè e bibite zuccherate. Per quanto riguarda gli zuccheri, meglio preferire frutta fresca o secca, lasciando i dolci per occasioni speciali.

Fondamentali anche prebiotici e probiotici, importanti per il benessere dell’intestino e il mantenimento della lucidità mentale, qualità imprescindibili per un ruolo di grande responsabilità.

(Photo by Beata Zawrzel / NurPhoto via Getty Images)


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Leggi anche

"Ho camminato fino a Santiago. Con l'emofilia"

Camminare per trovare la pace interiore: tutti i benefici

Perché l'individualismo è un nemico silenzioso

Felicità: il cammino di Santiago fa bene anche a chi non è religioso