Rinite

Infiammazione della mucosa delle fosse nasali. Ne esistono due forme: quella acuta, comunemente chiamata raffreddore o corizza, e quella cronica, che può avere natura allergica. Rinite acuta Infiammazione delle fosse nasali di origine infettiva, che si manifesta in forma epidemica. Cause e sintomi Inizialmente virale, spesso è complicata da un’infezione batterica. Dopo un’incubazione di qualche […]



Infiammazione della mucosa delle fosse nasali. Ne esistono due forme: quella acuta, comunemente chiamata raffreddore o corizza, e quella cronica, che può avere natura allergica.


Rinite acuta

Infiammazione delle fosse nasali di origine infettiva, che si manifesta in forma epidemica.

Cause e sintomi Inizialmente virale, spesso è complicata da un’infezione batterica. Dopo un’incubazione di qualche giorno, si osserva ipersecrezione nasale, con emissione di una sostanza chiara e fluida; in caso di complicanze (sovrainfezione), la secrezione diventa più spessa e giallastra. Il naso è chiuso e il paziente starnutisce e avverte una sensazione di bruciore alle fosse nasali.

Trattamento Non esiste terapia in grado di arrestare l’evoluzione della malattia, che nella maggior parte dei casi guarisce spontaneamente nel giro di qualche giorno. Il trattamento, spesso locale, è utile solo per alleviare i sintomi: lavaggio delle fosse nasali con soluzione fisiologica, nebulizzazione nel naso di vasocostrittori (farmaci che restringono i vasi sanguigni della mucosa).


Rinite cronica

Infiammazione recidivante o più o meno permanente delle fosse nasali. Può avere o meno origine allergica.

Forma cronica non allergica Non ha una causa ben precisa, ma è favorita da diversi fattori: vulnerabilità della mucosa, colpita ripetutamente da riniti acute, tabagismo, esposizione all’inquinamento dell’aria, abuso di vasocostrittori locali.

Tra le riniti croniche non allergiche si distinguono quelle atrofiche, ancora frequenti nei Paesi in via di sviluppo (in particolare nell’Africa settentrionale): alcune fanno seguito a un’altra patologia (sifilide, tubercolosi, sindrome di Sjögren), altre sono primitive (per esempio l’ozena, ossia la rinite atrofica primitiva, caratterizzata dalla formazione di croste e dalla percezione di un odore fetido).

Il trattamento delle riniti croniche non allergiche è difficile: comprende l’utilizzo di farmaci locali, scelti in base al tipo di rinite (in alcuni casi i vasocostrittori sono controindicati), l’applicazione di speciali sostanze sulla mucosa, riservata al medico specialista, e le cure termali.

Forma cronica allergica È caratterizzata da rinorrea, ostruzione nasale e crisi di starnuti, che si manifestano per accessi.

Occorre distinguere le riniti stagionali, tra cui la corizza spastica o febbre da fieno, che ricompaiono ogni anno nello stesso periodo e sono imputabili ai pollini, dalle riniti perannuali (in cui l’influenza della stagione è scarsa o nulla), dovute agli acari, alla polvere di casa o agli animali domestici (peli, piume e così via).

La diagnosi può essere confermata dai dosaggi di anticorpi ematici e dai test cutanei. Il trattamento, se praticabile, consiste nell’evitare qualunque contatto con l’allergene, nell’assumere antistaminici per via orale e talvolta nel sottoporsi a desensibilizzazione all’allergene in causa.

Rinite catarrale Varietà di rinite in cui l’unico segno d’infiammazione è dato da una semplice reazione catarrale in assenza di altre alterazioni più specifiche.

Rinite infettiva Rinite causata da un’infezione da parte di uno o più microrganismi, in particolare i rinovirus. I batteri, frequentemente riscontrati nel naso sia nella rinite infettiva sia nel raffreddore comune, sono generalmente invasori secondari che colonizzano la mucosa nasale già danneggiata dall’infezione virale primitiva.