Glomerulonefrite

Qualunque malattia renale caratterizzata da un danno ai glomeruli (unità di filtrazione dei reni). Le glomerulonefriti, dette tra l’altro glomeruliti, glomerulopatie e nefropatie glomerulari, possono essere acute o croniche; nel secondo caso sono irreversibili, in quanto alterano in modo definitivo i glomeruli. Le glomerulonefriti vengono dette primitive o idiopatiche quando sono circoscritte ai reni e […]



Qualunque malattia renale caratterizzata da un danno ai glomeruli (unità di filtrazione dei reni).

Le glomerulonefriti, dette tra l’altro glomeruliti, glomerulopatie e nefropatie glomerulari, possono essere acute o croniche; nel secondo caso sono irreversibili, in quanto alterano in modo definitivo i glomeruli. Le glomerulonefriti vengono dette primitive o idiopatiche quando sono circoscritte ai reni e non comportano un intessamento extrarenale, secondarie quando il danno glomerulare è la conseguenza o la localizzazione di una malattia generale, per esempio il diabete mellito.

Glomerulonefriti acute In genere sono di origine infettiva (dovute a uno streptococco), nella maggior parte dei casi conseguenti a un’angina non trattata, più raramente a un’infezione cutanea come l’impetigine.


Sintomi e segni

Le glomerulonefriti acute si manifestano con una sindrome nefritica, caratterizzata da un danno renale che insorge 10-15 giorni dopo l’angina; si sviluppano molto rapidamente edemi alle palpebre, nella regione lombare e alle caviglie; le urine, scure e poco abbondanti, contengono sangue e proteine; compare ipertensione arteriosa e talvolta insorge un’insufficienza renale moderata.


Trattamento

Il trattamento è rivolto ai sintomi: limitazione degli apporti di acqua e sodio, assunzione di diuretici per far regredire gli edemi. È necessario assumere farmaci ipotensori. La guarigione avviene quasi sempre nel giro di 10-15 giorni, senza sequele.

Glomerulonefriti croniche Possono essere primitive, senza una causa conosciuta, o secondarie, conseguenti a malattie come il lupus eritematoso sistemico, la porpora reumatoide, l’amilosi, il diabete, la malaria, all’eroinomania o all’azione di alcuni farmaci come i sali d’oro e la D-penicillamina.


Sintomi e segni

Le glomerulonefriti croniche danno luogo a proteinuria (presenza di proteine nell’urina), ematuria (presenza di sangue nell’urina) ed edemi. L’ipertensione arteriosa è frequente. Talvolta la proteinuria è molto abbondante e provoca una sindrome nefrosica la quale, nella sua forma più grave, determina anasarca ed edema generalizzato, cui si aggiungono versamenti pleurici e ascite (accumulo di liquido tra i due foglietti del peritoneo). In grado variabile, tutte le glomerulonefriti croniche sono suscettibili di evolvere verso l’insufficienza renale cronica.


Trattamento

Quando si manifestano con una semplice anomalia urinaria, le glomerulonefriti croniche non richiedono alcun trattamento, ma soltanto una sorveglianza regolare. In alcune varietà più gravi dell’affezione vengono impiegati soprattutto farmaci corticosteroidi, da soli o associati a immunosoppressori. Il trattamento dei sintomi si rivela spesso necessario e consiste nel seguire una dieta rigorosamente priva di sale, nel trattare l’ipertensione arteriosa, nell’affidarsi a una struttura specializzata in caso di insufficienza renale cronica. A uno stadio molto avanzato, le glomerulonefriti croniche rendono necessaria la dialisi e, eventualmente, un trapianto renale.