• Magazine
  • Calcola e scopri
  • Esperti
Starbene
  • Medicina A-Z
  • Salute
    • News
    • Problemi e soluzioni
  • Alimentazione
    • Diete
    • Dimagrire
    • La dieta di Starbene
    • Mangiare sano
    • Ricette della salute
  • Diete
  • Bellezza
    • Capelli
    • Corpo
    • Viso
  • Fitness
    • Esercizi
    • Palestra fai da te
    • Sport
  • Sessualità
    • Amore
    • Coppia
    • Sesso
  • Vivere meglio
    • Corpo e mente
    • Psicologia
    • Rimedi naturali di benessere
  • Oroscopo
  • Video
ABBONATI
  • Home
  • Medicina A-Z
  • Trauma cranico
  • Classificazione dei traumi

Trauma cranico -Classificazione dei traumi

Trauma cranico Cause e fattori di rischio Classificazione dei traumi Scala di Glasgow (GCS) La valutazione clinica del soggetto con trauma cranico Segni da ricercare in casodi trauma cranico Danni encefalici conseguenti a trauma cranico Danni tardivi di trauma cranico Trattamento

Vi sono diversi criteri per classificare il trauma cranico. Da un punto di vista cinetico, il trauma cranico può essere definito trauma da decelerazione (se nell’impatto il capo rallenta la velocità fino a fermarsi, come avviene nella caduta accidentale) o da accelerazione (se il cranio prosegue alla velocità alla quale era in movimento prima dell’impatto, come avviene a una persona urtata da un’auto in corsa).

I traumi cranici possono essere aperti o chiusi a seconda che sia presente o meno una via di comunicazione tra contenuto intracranico, asettico, e ambiente esterno, settico; nel trauma cranico aperto vi è la concreta possibilità di complicanze infettive (meningite, encefalite, empiema sottodurale e così via).

L’impatto provoca effetti immediati sui tessuti del cranio (escoriazioni, contusioni, ferite lacero-contuse e così via), sull’osso cranico (fratture di vario tipo e gravità) o sul tessuto cerebrale (contusioni, lacerazioni cerebrali aventi carattere evolutivo).

I traumi aperti sono molto gravi perché si forma una comunicazione tra l’interno del cranio e l’ambiente esterno, talora con fuoriuscita di sostanza cerebrale, e possono richiedere immediate procedure rianimatorie e neurochirurgiche.

La maggior parte dei traumi cranici è fortunatamente di tipo non penetrante o chiuso.

Paragrafo successivo

Cerca in Medicina A-Z

Chiedi a Starbene.it

( max 100 caratteri )

Dolore sotto costola sinistra

Le risposte dei nostri esperti

avatar Medicina Generale
Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

Tutte le domande Tutti gli esperti

Cerca tra le domande già inviate

Trova farmaco

Trova il farmaco che stai cercando all'interno dell'elenco completo dei farmaci italiani, aggiornato con schede e bugiardini.

Calcola
il tuo peso ideale

  • Informativa
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • ATTENZIONE: Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer »

© 2020 Stile Italia Edizioni srl - Riproduzione riservata - P.Iva 11072110965