Trapianto di cornea
Trapianto chirurgico di un frammento di cornea, detto anche cheratoplastica. Le principali indicazioni di questo intervento sono gli edemi (distrofia bollosa) e gli ascessi, l’opacità corneale (risultante da una lesione infiammatoria o accidentale), il cheratocono (deformazione della cornea) e diverse affezioni degenerative.
Tecnica
Il trapianto consiste nel sostituire una parte della cornea malata o opacizzata con una porzione di uguali dimensioni di cornea sana o trasparente, prelevata da un soggetto deceduto o, molto più raramente, dal malato stesso. Le tecniche attuali permettono di conservare il frammento da impiantare da 5 giorni a 1 settimana e quindi di verificare che non sussista il rischio di trasmissione di una malattia virale. Si distinguono trapianti detti di cheratoplastica perforante, (i più frequenti), nei quali il frammento prelevato corrisponde a tutto lo spessore della cornea, e trapianti lamellari, nei quali si asporta soltanto una parte superficiale di cornea.
Prognosi
Solitamente buona, dipende soprattutto dalla patologia in causa. I rischi di rigetto sono limitati: non essendo irrorata da vasi, la cornea è relativamente isolata rispetto al sistema immunitario.
Cerca in Medicina A-Z