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Tetano -Dosi e calendario della vaccinazione antitetanica

Tetano Cause Sintomi e segni Diagnosi Terapia Prevenzione Dosi e calendario della vaccinazione antitetanica Chi è a maggiore rischiodi tetano? Come comportarsi dopo una ferita?

Il ciclo di base della vaccinazione antitetanica è costituito da tre dosi di vaccino, da somministrare nel bambino entro il primo anno di vita, in particolare al terzo, al quinto e al dodicesimo mese, contemporaneamente alle altre vaccinazioni infantili. Attualmente, per l’immunizzazione dei neonati si tende a utilizzare il cosiddetto vaccino esavalente, il quale, oltre a proteggere contro il tetano, previene anche la difterite, la poliomielite, l’epatite B, la pertosse e le infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B (responsabile tra l’altro della meningite). Due dosi di richiamo (sempre associate al vaccino contro la difterite e la pertosse) vengono effettuate in epoca successiva: la prima a 6 anni, la seconda a circa 15 anni. Per conservare un adeguato livello di immunità, ulteriori richiami possono essere previsti ogni 10 anni, utilizzando il vaccino per gli adulti. Dopo il richiamo dei 15 anni, un “trucco” per sapere quando effettuare la dose di richiamo è quello di ricordarsi di effettuare la vaccinazione negli anni in cui la propria età finisce per 5 (25, 35, 45 anni ecc.).

Le dosi di richiamo sono in concentrazione minore rispetto alle tre iniziali. Poiché l’obbligo della vaccinazione in Italia esiste dal 1968, molti adulti possono non essere stati vaccinati e quindi risultare non protetti nei confronti della malattia. In questi casi, anche la vaccinazione degli adulti prevede la somministrazione di due dosi di vaccino per via intramuscolare, a distanza di 4-8 settimane l’una dall’altra, seguita da una terza dose dopo 6-12 mesi. Una volta realizzato il ciclo di base, la vaccinazione antitetanica conferisce una protezione pressoché totale (con un’efficacia pari al 100%) nei confronti della malattia.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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