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Tetano -Prevenzione

Tetano Cause Sintomi e segni Diagnosi Terapia Prevenzione Dosi e calendario della vaccinazione antitetanica Chi è a maggiore rischiodi tetano? Come comportarsi dopo una ferita?

L’insorgenza del tetano può essere efficacemente prevenuta attraverso la somministrazione di uno specifico vaccino (vaccino antitetanico). In Italia, la vaccinazione antitetanica è stata resa obbligatoria dal 1938 per i militari, dal 1963 per i bambini nel secondo anno di vita e per alcune categorie professionali considerate più esposte a rischio di infezione (lavoratori agricoli, allevatori di bestiame ecc.); dal 1968 i bambini vengono vaccinati a partire dal primo anno di vita.

Poiché l’infezione spesso può comparire anche in seguito a una ferita banale, i soggetti non vaccinati sono a costante rischio di tetano. Come recentemente evidenziato dall’Istituto Superiore di Sanità, nonostante i grandi successi raggiunti negli anni novanta grazie alla vaccinazione di massa, occorre rilevare che l’incidenza del tetano in Italia è circa 10 volte superiore alla media europea e statunitense. Il fatto che il 70% dei casi di tetano in Italia insorga in soggetti con più di 65 anni sottolinea chiaramente la necessità di mettere a punto interventi di vaccinazione mirati a questo gruppo di età.

Il vaccino antitetanico è costituito dall’anatossina tetanica, cioè dalla tossina originaria prodotta dal clostridio resa però innocua mediante particolari procedimenti chimici, che permettono tuttavia di conservare la sua capacità di stimolare la produzione degli anticorpi protettivi da parte dell’organismo. Il vaccino antitetanico viene solitamente somministrato in combinazione con il vaccino antidifterico e con il vaccino contro la pertosse.

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Dott. Maurizio Hanke

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