Sordità e ipoacusia -Diagnosi
La diagnosi di ipoacusia in età infantile è un processo complesso, che deve soddisfare innanzitutto l’obiettivo di rendere il più efficace possibile il successivo procedimento di cura e riabilitazione al fine di abolire o ridurre la disabilità uditiva che ne potrebbe conseguire. È necessario dunque che la diagnosi si instauri in epoca precoce, entro il periodo di massima plasticità del sistema uditivo centrale, in modo da evitare lo stabilizzarsi di una condizione di deprivazione sensoriale e da ridurre gli effetti che il danno uditivo può avere sullo sviluppo delle future competenze comunicative del bambino.
Un intervento efficace implica quindi che tutto l’iter diagnostico, dalle procedure di screening per l’individuazione di un bambino con un sospetto deficit uditivo fino alla diagnosi finale, con l’acquisizione dei dati clinici necessari all’impostazione del programma protesico-riabilitativo, si concluda entro i 6 mesi di età. A tal fine risulta essenziale l’implementazione di programmi di screening uditivo, che consentono di distinguere, in un campione rilevante della popolazione, i possibili portatori di perdita uditiva da quelli che probabilmente non lo sono; tale procedura non deve essere considerata pertanto uno “step” diagnostico ma piuttosto il primo gradino dell’intero processo di diagnosi e riabilitazione della perdita uditiva.
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