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OTITI -Otite esterna

OTITI Otite esterna Otite media Cause Le principali cause dell’otite media sono da ricercarsi nella combinazione di fattori anatomici e immunologici, in presenza di un’infezione acuta. I microrganismi più frequentemente in causa nell’otite media sono lo Streptococcus pneumoniae, l’

L’otite esterna è una comune malattia infiammatoria che interessa la cute del condotto uditivo esterno ed è dovuta nella maggior parte dei casi a batteri (Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus), ma in qualche occasione anche a funghi; va però ricordato che un’otite esterna può essere conseguente a una varietà di processi non infettivi, dermatologici, locali e anche a malattie che interessano l’intero organismo. Il sintomo più caratteristico è una sensazione di fastidio limitato al condotto uditivo esterno, che può evolvere dal semplice prurito fino all’otalgia severa, esacerbata dai movimenti dell’orecchio, compresa la masticazione. Fattori ambientali e traumatici (che riducono entrambi le difese naturali del condotto uditivo) rappresentano i fattori precipitanti un’otite esterna; l’eliminazione di tali fattori rappresenta la chiave di volta della prevenzione. Se l’infiammazione causa una secrezione sufficientemente abbondante e tale da “occludere” il canale uditivo esterno, allora compare una sensazione di ovattamento auricolare e di “perdita” dell’udito. Quando dall’orecchio esce del liquido, si parla di otorrea: si tratta di un segnale la cui importanza può essere molto variabile, ma le cui caratteristiche possono indirizzare verso la causa che l’ha generata.

Terapia Il trattamento dell’otite esterna consiste inizialmente nella rimozione delle secrezioni purulente e dei detriti che occludono il condotto uditivo esterno. La tecnica ottimale, che va praticata ovviamente dal medico, è rappresentata dall’aspirazione sotto controllo diretto visivo; in caso di secrezioni aderenti o crostose può essere opportuna una preventiva somministrazione di gocce antibiotiche o di acqua ossigenata per ammorbidirle prima di procedere alla loro rimozione. Dopo la pulizia del condotto, può essere utile una terapia antibatterica (o antifungina) somministrata per via locale, tipo soluzione di acido acetico al 2% o preparazioni in gocce con neomicina o polimixina B o aminoglicosidi o chinolonici. L’aggiunta di gocce auricolari cortisoniche può ridurre l’infiammazione e il gonfiore del condotto uditivo esterno e risolvere più rapidamente i sintomi, ma non tutti gli studiosi sono d’accordo su questo aspetto. La terapia antibiotica, assunta per via orale, è raramente necessaria, ma il medico può decidere di prescriverla in caso di persistenza dell’otite esterna, di compresenza di un’otite media o in caso di diffusione (locale o a distanza) del processo infettivo.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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