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Gastroscopia

Esame, detto anche fibroscopia gastrica, che permette di visualizzare direttamente la mucosa della parte alta del tubo digerente e di eseguire alcuni interventi.


Indicazioni

La gastroscopia consente l’esame del tubo digerente dall’esofago al duodeno, l’estrazione di corpi estranei, l’ablazione di piccoli tumori e l’arresto di emorragie per iniezione o coagulazione.


Tecnica e svolgimento

La gastroscopia ha tratto vantaggio dalla messa a punto, negli anni sessanta del secolo scorso, di una nuova apparecchiatura a fibre di vetro flessibili, il gastrofibroscopio, che ha reso possibile visualizzare le aree ricurve. Questo strumento è composto da una lunga guaina impermeabile contenente numerosi fasci di fibre di vetro, dei quali uno è volto all’osservazione e gli altri all’illuminazione. Diversi condotti permettono di insufflare aria, iniettare liquido di lavaggio, aspirare aria e fluidi e introdurre gli strumenti necessari per l’esame (pinze bioptiche) o per un intervento terapeutico (ansa diatermica, sonda laser volta all’ablazione di tumori).

Il fibroscopio è stato attualmente quasi del tutto sostituito dal videogastroscopio, in cui alle fragili fibre di vetro è subentrato un complesso sistema dotato di una minivideocamera. È inoltre possibile aggiungere a questo strumento un apparecchio per l’ecografia, che consente di analizzare in profondità le lesioni gastriche.
Il gastroscopio viene introdotto per bocca e sospinto sino allo stomaco; la sensazione data dal suo passaggio è sgradevole ma non dolorosa. In genere negli adulti la procedura, che dura da 3 a 10 minuti, viene eseguita in anestesia locale. Non è necessario il ricovero in ospedale. In circostanze eccezionali possono verificarsi incidenti quali perforazione dell’esofago, infezione respiratoria dopo l’esame o problemi legati all’anestesia se la gastroscopia viene effettuata in anestesia generale.


Effetti secondari

Non è consentito bere o mangiare prima che siano passati gli effetti dell’anestesia locale (1-2 ore), per evitare il rischio che il cibo ostruisca le vie aeree.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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