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Fotoprotezione

Protezione naturale o artificiale della cute dai raggi solari, soprattutto dagli ultravioletti.


Fotoprotezione naturale

Viene assicurata dal progressivo ispessimento dello strato corneo della pelle e dall’aumento della sua pigmentazione in caso di esposizione frequente e prolungata alla luce solare (l’abbronzatura è legata all’aumento dell’elaborazione della melanina da parte della pelle).

Il grado di protezione è misurabile con la determinazione del fototipo, che dipende dalle reazioni della cute sottoposta ai raggi solari.


Fotoprotezione artificiale

Può essere assicurata con due tipi di mezzi, esterni o interni.

La fotoprotezione esterna, usata per la prevenzione dei colpi di sole, dell’invecchiamento e dei tumori della pelle, comprende l’uso di vestiti coprenti e l’applicazione di prodotti antisolari, cosmetici che contengono due tipi di sostanze protettrici: gli schermi e i filtri. Gli schermi riflettono semplicemente la luce impedendole di penetrare in profondità nella pelle; sono soprattutto sostanze opache, come il biossido di titanio, che presentano l’inconveniente di conferire alla pelle un aspetto biancastro.

I filtri sono sostanze attive che assorbono i raggi e liberano l’energia assorbita tramite uno scambio termico con la pelle; questi prodotti hanno in genere un nucleo aromatico (formula chimica che comprende strutture cicliche) e possono quindi provocare reazioni allergiche. La maggior parte dei prodotti per la protezione solare associa uno schermo e un filtro. La combinazione di questi due tipi di componenti permette di ottenere un grado di protezione variabile, la cui intensità è indicata da un coefficiente: protezione leggera (coefficiente compreso tra 2 e 4), media (tra 4 e 8), forte (tra 8 e 15) o molto forte, per situazioni di esposizione estreme (coefficiente superiore a 15). La fotoprotezione interna consiste nell’assumere, per via orale, vitamina PP e derivati del carotene, o farmaci antimalarici di sintesi. È indicata in caso di fotodermatosi, affezione della pelle scatenata o peggiorata dall’esposizione ai raggi solari (per esempio orticaria provocata dal sole). La vitamina PP ha il vantaggio di non essere tossica; la protezione che conferisce è assai debole, ma in numerosi casi sufficiente. I derivati del carotene possono conferire alla pelle una colorazione giallo-arancio. Presentando, come gli antimalarici, una tossicità per gli occhi, richiedono un attento e regolare monitoraggio. Alcuni farmaci fotoprotettori (l’acido paraminobenzoico, in particolare) possono provocare intolleranze cutanee (di solito allergie).

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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