FLEBITE e tromboflebite -Complicanze della trombosi venosa profonda
Sindrome post-flebitica Dopo la fase acuta di una trombosi venosa profonda, si determina una insufficienza venosa cronica che si instaura nel tempo e che è dovuta alle lesioni delle valvole presenti nelle vene del circolo venoso profondo e delle vene perforanti.
La sindrome postflebitica è caratterizzata da un’aumentata pressione sanguigna presente nelle vene situate “oltre” la zona interessata dalla flebite (ossia in sede più periferica rispetto al cuore o, in termini tecnici, distale), dalla formazione di varici secondarie, da gonfiore più o meno vistoso dell’arto (edema), da colorazione (pigmentazione) brunastra della cute, da fastidioso senso di peso o da un vero e proprio dolore dell’arto.
Embolia polmonare È la complicanza più temuta, in quanto può essere mortale. È dovuta al distacco di un trombo dalla parete di una vena interessata da tromboflebite profonda. In generale, un trombo che viaggia all’interno del sistema circolatorio si definisce embolo.
Nel caso della tromboflebite profonda questo embolo, seguendo il flusso del sangue lungo l’albero venoso, giunge al cuore, entra nell’atrio destro, da qui al ventricolo destro e, attraverso l’arteria polmonare, giunge nel polmone ove può determinare l’occlusione totale o parziale dei vasi polmonari, con conseguente gravissimo rischio di morte.
Sindrome della classe economica Una varietà di tromboflebite è la cosiddetta sindrome della classe economica, che insorge in rapporto a un viaggio aereo di durata superiore alle 4-6 ore e colpisce soggetti predisposti (obesi, persone molto alte, pazienti con insufficienza venosa superficiale o profonda oppure con precedenti flebitici, pazienti con alterazioni della coagulazione, donne in gravidanza o che assumono farmaci estroprogestinici) e sembra essere dovuta alla prolungata immobilizzazione in posizione seduta con le ginocchia flesse, alla scarsa distanza tra i sedili esistente in classe economica e alla disidratazione corporea dovuta alla scarsa assunzione di liquidi. In caso di precedenti episodi di flebite, il medico potrebbe ritenere utile far eseguire una profilassi farmacologica mediante eparina.
Cerca in Medicina A-Z