Filariasi LINFATICA
Malattia parassitaria dei linfonodi e dei vasi linfatici provocata dall’infestazione da nematodi filaridi.
Le filarie sono vermi filiformi lunghi da 4 a 10 cm. La femmina depone microfilarie che circolano nella linfa e nel sangue. I vermi adulti vivono nei linfonodi e nei vasi linfatici.
Le filarie vengono trasmesse tramite punture di zanzare infette appartenenti ai generi Culex, Aedes, Anopheles e Mansonia, numerose nei climi caldi e umidi della zona intertropicale. La filaria di Bancroft (Wuchereria bancrofti) è la principale responsabile della filariasi.
Sintomi e segni
La filariasi si manifesta con accessi passeggeri di febbre associati a dolori ai linfonodi inguinali. Questi aumentano di volume (adenite) e i vasi linfatici diventano simili a cordoni rossi e gonfi sottocute (linfangite). In altri casi, il malato produce urina lattescente, dovuta a una fistola tra le vie urinarie e i vasi linfatici, che provoca il rilascio di chilo nelle urine (chiluria). Talvolta si riscontra ematuria. Gli accessi di adenite e di linfangite continuano per numerosi anni, e con il tempo la pelle si ispessisce e si raggrinzisce. Si sviluppa, dunque, un’elefantiasi (linfedema caratterizzato da pelle rugosa e gonfiore dei tessuti) specie negli arti inferiori, nei seni o nelle borse, che provoca un fastidio intenso. La chiluria causa dimagrimento e infezione renale.
Diagnosi
Un’analisi del sangue, con prelievo eseguito preferibilmente di notte (momento in cui le microfilarie sono più abbondanti), permette di scoprire i parassiti e porre la diagnosi.
Trattamento
Durante gli accessi di febbre, il malato deve rimanere a riposo e assumere farmaci antinfiammatori. Appena la febbre scompare, il medico prescrive un antiparassitario (quale per esempio l’ivermectina). In caso di chiluria, un regime alimentare ricco di lipidi permette di attenuare i sintomi. L’elefantiasi è difficile da trattare chirurgicamente.
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