Adenite
Detta anche linfoadenite, consiste nell’infiammazione di un linfonodo. L’adenite ha generalmente origine infettiva; può essere virale (mononucleosi infettiva), parassitaria (toxoplasmosi), batterica, da germi piogeni (generatori di pus: per esempio, adenite suppurativa con comparsa di adenoflemmoni) o non piogena, come il bacillo di Koch (adenite tubercolare). Le localizzazioni tipiche delle adeniti sono il collo, le ascelle, l’inguine, ma alcune sono più profonde, mediastiniche o addominali, e possono comprimere gli organi circostanti.
Sintomi
Generalmente l’adenite è asintomatica; in alcuni casi, il linfonodo superficiale appare ipertrofico e doloroso e talvolta compaiono dolori addominali e febbre. In tal caso, la forma più caratteristica, l’adenite mesenterica acuta, spesso di origine virale, si osserva nei bambini e simula un attacco di appendicite.
Evoluzione
Nell’adenite, l’evoluzione è acuta o cronica. Le adeniti suppurative e tubercolari sono suscettibili, in mancanza di un trattamento appropriato, di fistolizzazione a livello della pelle o in un organo cavo. La fistolizzazione dell’adenite tubercolare del collo causa le classiche “scrofole”, cicatrici irregolari e deturpanti.
Trattamento
Somministrazione di analgesici per alleviare il dolore, antipiretici per ridurre la febbre e antibiotici se l’infezione è batterica.
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