Febbre paratifoide
Forma di setticemia, detta anche paratifo, provocata da un bacillo Gram-negativo della famiglia degli enterobatteri, Salmonella paratyphi A, B o C.
La febbre paratifoide è molto simile alla febbre tifoide, sia dal punto di vista del modo di propagazione (il germe è trasmesso dall’acqua potabile o da alimenti contaminati da escrementi umani infetti), sia per la ripartizione geografica (principalmente Africa, Asia e America meridionale) e i sintomi clinici (febbre, problemi digestivi e nervosi, diarrea). Le complicanze, però, sono meno frequenti.
La diagnosi dipende dall’identificazione del germe per emocoltura e coprocoltura e dalla diagnosi sierologica eseguita durante la seconda settimana di febbre. Il trattamento consiste nella somministrazione precoce di antibiotici; il vaccino TAB, che si somministra in tre iniezioni con un richiamo dopo 1 anno, protegge contro la febbre tifoide e la febbre paratifoide A e B.
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