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Avvelenamenti -Avvelenamento da prodotti tossici di uso domestico

Avvelenamenti Intossicazione da farmaci Botulismo Avvelenamento da prodotti tossici di uso domestico Intossicazione da funghi Intossicazione da monossido di carbonio

In casa vengono utilizzati molti prodotti che, se ingeriti, inalati o portati a contatto degli occhi o della pelle o delle mucose, possono essere tossici o addirittura porre a rischio la vita. I prodotti di uso domestico potenzialmente tossici, in ordine di pericolosità, sono:

  • disincrostanti (lesioni cutanee, gravi lesioni mucose, inalazione di vapori tossici);
  • disgorganti (effetto lesivo su mucose, liberazione di vapori tossici);
  • detergenti per WC (effetto lesivo su mucose, possibile blocco neuromuscolare);
  • insetticidi e fertilizzanti;
  • organofosforici (grave ostruzione del respiro, dilatazione pupillare, sudorazione, tachicardia, nausea e vomito);
  • piretrine ad alte dosi (ostruzione del respiro, tremori, dermatite);
  • antitarme;
  • canfora a piccole dosi (convulsioni e danno renale);
  • naftalina (alterazioni delle cellule del sangue, danno epatico, disturbi neurologici);
  • paradiclorobenzolo ad alte dosi (danno epatico e renale);
  • smacchiatori (tossicità neurologica, renale, epatica e – per aspirazione – polmonare);
  • pulitori per metalli (effetto lesivo su mucose, liberazione di vapori tossici);
  • pulitori per forni (irritazione delle mucose, danno epatico e renale, danni neurologici);
  • candeggianti, inclusa la candeggina “gentile”;
  • prodotti a base di cloro (effetto lesivo sulle mucose);
  • prodotti a base di ossigeno (tossicità neurologica, renale ed epatica);
  • detersivi per superfici (irritazione delle mucose, possibile blocco neuromuscolare);
  • detersivi per lavastoviglie (irritazione delle mucose, possibile riduzione della concentrazione ematica di calcio).

Cosa fare e cosa non fare In caso di ingestione accidentale o volontaria, di inalazione o di contatto di cute, mucose, occhi con i prodotti elencati o altri di cui non si conosca l’azione potenzialmente tossica occorre valutare la persona intossicata; se è incosciente, ha difficoltà respiratorie, presenta convulsioni, vomito con sangue, malessere generalizzato, chiamare il 118.

In tutti gli altri casi, chiamare un Centro antiveleni. Se il prodotto potenzialmente tossico è stato ingerito, non dare da bere o da mangiare alcunché (come latte, uova o limone) e non indurre il vomito, che raramente è utile e talvolta invece risulta molto pericoloso. Se il prodotto è stato inalato, allontanare la vittima dall’ambiente contaminato e aerare la zona oppure evacuarla, evitando di respirare i fumi. Se vi è stato contatto oculare, rimuovere le lenti a contatto se presenti, irrigare l’occhio con acqua tiepida per almeno 15 minuti (controllare con l’orologio, non andare “a stima”) invitando la vittima ad aprire e chiudere ripetutamente le palpebre per favorire il lavaggio della parte anteriore dell’occhio (cornea), indirizzando il getto d’acqua non direttamente nell’occhio ma sulla fronte o alla radice del naso; non applicare alcun collirio o pomata. Se vi è stato contatto con la pelle, rimuovere gli abiti contaminati, lavare con acqua e sapone, sciacquare per 15 minuti.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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