E-bike, come scegliere quella giusta

Ormai la bici elettrica è la scelta preferita del 25% degli italiani. Ma non tutte le e-bike sono uguali: occhio ai dettagli che non devono mancare



306293

L'e-bike è la scelta preferita del 25% degli italiani: con le e-city, la fa da padrone (ben il 45% del comparto). Ma le bici elettrice non sono certo tutte uguali: occhio ai dettagli che non devono mancare. Ecco come scegliere la bicicletta con la  pedalata assistita giusta.


E-bike, punta sui freni a disco

«Sull'e-bike prediligo l’uso dei freni a disco», afferma Claudio Giovanzana, esperto di vendita e riparazioni di biciclette urban a Milano.

«Con il tempo, infatti, è inevitabile che si prenda maggiore confidenza con il mezzo e il più delle volte si sfrecci a 25 km/h. E poi, non bisogna dimenticare che un’e-bike ha una massa maggiore rispetto a quella di una city bike muscolare, perciò frenarla è più difficile. Proprio per questo vendo solo bici a pedalata assistita dotate di freni a disco. Le altre non le considero nemmeno», avverte l’esperto.


Pedali, è tutta una questione di spinta

I pedali sono collegati alla pedalata assistita e presentano due tipi di sensori.

«Il Pas (sensore pedalata assistita) e quello di torsione», spiega Giovanzana. «Nel primo caso, la bicicletta “sente” il movimento dei pedali e innesca il motore, che inizia a spingere, con un’erogazione di potenza che non è proporzionata a quella dello sforzo in sella. Con il sensore di torsione, invece, la potenza trasmessa è identica alla fatica che stai effettuando. Perciò, se spingi appena sui pedali l’aiuto che arriverà sarà lieve.

Viceversa, se decidi di andare forte devi spingere con maggiore energia. Personalmente preferisco il secondo sistema, perché permette di dosare le forze e risparmiare sulla batteria, anche se più costoso rispetto al primo. Certo, in questo caso devi sempre e comunque pedalare e fare un po’ di fatica...».


Batteria: il giusto compromesso

«È Il serbatoio dell’e-bike. In commercio ci sono modelli da 500 watt in su, fino a toccare quota 1000 Watt», dice Giovanzana.

«La scelta prevede un compromesso fra autonomia (la maggior parte delle batterie più comuni garantisce 70-80 km) e comodità, cioè che non pesi troppo. Se per te è più importante il peso, puoi munirti di una batteria con un’autonomia di 50 km (la montano alcuni modelli da 18 kg); Altrimenti ti servirà un soluzione più importante, ma a farne le spese sarà la leggerezza. Meglio se integrata nel telaio, così potrai montare un seggiolino posteriore senza che interferisca sul baricentro del mezzo».


Peso dell'e-bike: la leggerezza si paga

Una bici a pedalata assistita ha, in media, un peso di 25-30 kg. Non il doppio ma quasi di una city bike poiché, oltre al motore e alla batteria deve avere un telaio rinforzato, che garantisca la giusta sicurezza. Più i modelli sono leggeri, maggiore sarà il loro prezzo.


Pneumatici: praticamente indistruttibili

L’obiettivo è evitare le forature: «Alla soluzione illustrata per la city bike, si affianca la proposta di uno pneumatico che, fra copertone e camera d’aria, presenta uno strato di schiuma espansa brevettata che, lo rende estremamente solido (dichiara di eliminare il 90% delle forature).

Inoltre, nel caso dovessi bucare diventa simile a un modello runflat, quindi ti permette comunque di tornare a casa. Una soluzione indicata soprattutto per chi ha una E-bike, più pesante di una city bike e quindi più difficile da spostare. Il costo dell’inserto è di 60/70 € l’uno».


Motore dell'e-bike: scegli fra tre tipi

Deve avere una potenza fino a 250 W, ma sopratutto può essere di tre tipi: «Con l’Hub anteriore, posteriore e nel movimento centrale. In parole povere, può essere posizionato direttamente su una delle due ruote o nella zona in basso, al centro del mezzo. Nei primi due casi agisce sostenendo la pedalata direttamente dalla ruota, mentre nell’ultimo lavora sulla catena (o sulla cinghia).

Se usi l’E-bike in una città pianeggiante puoi tranquillamente scegliere un modello con il motore nel mozzo, perché costa meno e non hai bisogno di performance particolari. Altrimenti, se vivi in città di montagna con diversi saliscendi, è preferibile la soluzione centrale. Attenzione però: in questo caso la catena può venire sottoposta a un grande stress e richiedere una manutenzione più puntuale», chiarisce l’esperto.


Prezzo dell'e-bike

Con 900 € riesci a portare a casa una E-bike di buona qualità, ma se vuoi assicurarti qualche extra come quelli suggeriti dall’esperto si sale a circa 1500 €.


Bici elettrice, occhio alle truffe

«Quando parlo di E-bike mi riferisco alle biciclette che rispettano l’articolo 50 del Codice della Strada, ovvero con una potenza massima di 0,25 KW (che sale a 0,5 KW per il trasporto di merci) e il motore che dovrebbe smettere di funzionare una volta raggiunti i 25 km/h.

Perché questa premessa? In commercio ci sono biciclette elettriche che andrebbero considerate alla stregua di un ciclomotore. Perciò dovrebbero essere targate, omologate, assicurate e guidate solo con la patente.

Un esempio sono alcuni mezzi utilizzati da certi rider, comprati sul mercato estero o addirittura “truccati”. In questo caso, ogni responsabilità ricade sia sul proprietario del mezzo sia su chi ha venduto la bicicletta, o ci ha messo le mani per cambiare le prestazioni. Chiarire questa differenza è importante, perché molti arrivano in negozio e chiedono una bicicletta dotata di motore che si attivi senza pedalare, con grandi rischi per la propria incolumità e quella degli altri», conclude il nostro esperto.



Fai la tua domanda ai nostri esperti

Leggi anche

Bicicletta, le regole stradali: il test per verificare quante ne sai

Andare in bicicletta può favorire la disfunzione erettile?

Bike Night, pedalare in bicicletta di notte: perché piace tanto