Da Ferrara a Pesaro: il cicloturismo si fa in città

In giro per mostre, chiese e monumenti, pedalando sulle due ruote. Piace sempre di più. E così i Comuni italiani si attrezzano. Scopri come



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Oltre sei milioni di persone, il 41% in più di cinque anni fa, nell’ultimo anno hanno scelto una vacanza in bici.

«Non stiamo parlando solo dei ciclisti tradizionali. Perché oggi, con le e-bike per esempio, si può arrivare ovunque senza sforzi», commenta Sebastiano Venneri, responsabile Turismo di Legambiente. E, tra le mete ideali del cicloturismo ci sono anche le città d’arte italiane, sempre più attrezzate.


Ferrara: una mappa a misura di bici

La più bike friendly? Ferrara: con 170 chilometri di ciclovie è al primo posto per densità di piste ciclabili in rapporto alla popolazione. Ovviamente non mancano servizi di bike sharing e di noleggio bici, a partire da 7 euro al giorno (ferraraterraeacqua.it). Inoltre, per facilitare gli spostamenti dei tantissimi ciclisti locali (9 ferraresi su 10 usano le bici) e turisti è stata creata Metro Minuto, una mappa che indica il tempo per andare da un punto all’altro con le due ruote.

L’itinerario perfetto? «Con la ciclabile che parte dal Castello Estense si corre intorno alle mura medioevali che abbracciano il centro storico, con il percorso rinascimentale si costeggiano edifici meravigliosi come Palazzo dei Diamanti e Palazzo Massari e con il nuovo Anello dei Borgia si pedala per 40 chilometri tra le residenze estensi, già patrimonio Unesco», suggerisce Ludovica Casellati, giornalista che ha fondato il sito viagginbici.com e autrice di La Bici della Felicità (Sperling & Kupfer).


Pesaro: la Bicipolitana che il mondo ci invidia

È una metropolitana di superficie con 87 chilometri di percorsi (finora, ma l’obiettivo è arrivare a 100 entro la fine del 2019) dove ogni linea ha il suo colore e numero ma, al posto delle rotaie, ci sono ciclovie e al posto dei vagoni le bici (comune.pesaro.pu.it).

Le “fermate” da non perdere? «Prendendo la linea che attraversa il centro storico si passa da piazza del Popolo, dove si può ammirare il palazzo Ducale e arrivare fino alla casa di Gioacchino Rossini e al teatro a lui intitolato. Poi si prosegue sul lungomare: s’incontra la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, uno dei simboli della città. Infine, si segue la direttrice sull’argine del fiume Foglia per scoprire l’area naturalistica del Galoppatoio», conclude Ludovica Casellati.


Milano: l’esempio virtuoso del bike sharing

Quest’estate il capoluogo lombardo ha registrato un nuovo record di turisti (quasi un milione di presenze solo a luglio) ed è ormai da qualche anno la città più visitata d’Italia.

Girarla in bicicletta è facile e divertente: con le 3,5 bici ogni 1.000 persone (dati Osservatorio Sharing Mobility) del servizio comunale BikeMi, Milano è il centro italiano con la maggiore offerta di bike sharing station based. E anche la prima città al mondo dove puoi affittare bici a pedalata assistita, e quella che offre in assoluto il maggior numero di bici con servizio free floating (le 8000 bici di Mobike, che puoi prenotare via app e lasciarle dove vuoi).

«Il Bikesharing prima ha coinvolto cittadini che lasciavano la bici a casa anche per paura dei furti frequenti, e i pendolari che non possono portare la bici in treno. Le e-bike, poi, hanno spinto a provare anche i turisti», commenta Marco Granelli, assessore alla Mobilità e ambiente del Comune di Milano.

D’altronde bastano pochi minuti per spostarsi sulle due ruote tra i luoghi più belli della città, che ora ospitano anche alcuni tra gli eventi più attesi per le celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Esempi? La riapertura della Sala delle Asse al Castello Sforzesco (milanocastello.it), considerata la testimonianza più spettacolare della presenza di Leonardo presso gli Sforza, o la Leonardo da Vinci Parade, al Museo della Scienza e della Tecnologia (museoscienza.org) che espone modelli e prototipi realizzati seguendo i suoi disegni.

Correrà lungo un’altra invenzione leonardesca il prossimo percorso cicloturistico milanese: «Sarà la ciclabile sull’Alzaia Naviglio Pavese: 4 chilometri dalla Darsena fino alla periferia sud per arrivare fino Pavia», annuncia l’assessore.



Il primato spetta al nord Europa

Cominciamo da Copenaghen, (visitcopenhagen.com), prima nel Copenhagenize Index 2019 (l’indice delle città bike friendly più completo). La capitale danese brilla per le infrastrutture: da una neonata rete di 167 chilometri di autostrade ciclabili a 12 nuovi ponti per bici e pedoni costruiti in meno di 10 anni, come il Bicycle Snake che dal porto conduce fino alle Isole Brygge, grande area verde con prati e piscine.

A Utrecht, in Olanda, invece la sicurezza viene prima di tutto: un sistema di pannelli digitali regola il traffico giornaliero di 100 mila bici, evitando incidenti pericolosi per i ciclisti (visit-utrecht.com).



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Articolo pubblicato sul n. 40 di Starbene in edicola dal 17 settembre 2019


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