Cammini lungo la via dei pellegrini: la Romea Strata. 2 itinerari provati

Puoi percorrere una tappa in giornata oppure organizzare una breve vacanza per compiere itinerari più lunghi. L’antico cammino della Romea Strata ti offre un’immersione nella natura, nell’arte, nei luoghi di culto. Ma anche, se vorrai, nel tuo io più profondo. Ecco 2 itinerari provati



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L'anno del Giubileo accende i riflettori sui cammini che per secoli hanno portato i pellegrini di ogni lingua e cultura fino a Roma. Uno di questi è la Romea Strata, che percorreva l’Europa Orientale, entrava in Italia attraverso il Tarvisio e da lì scendeva fino a Roma.

Di recente questa via è stata ritracciata e rimappata e offre a tutti l’opportunità di scoprire, passo dopo passo, luoghi di interesse storico, artistico e naturalistico lontani dai circuiti più battuti dal turismo di massa. «Il cammino è stato suddiviso in tratte non particolarmente lunghe, che permettono agli escursionisti di arrivare a fine tappa senza essere sfiniti, con una parte della giornata da poter dedicare alla visita del paese o della città raggiunta, immergendosi nella realtà locale», spiega Viola Gaudiano che fa parte del team che ha ridato vita alla via in Italia.

Cimentarsi nell’attraversare a piedi le sette regioni che compongono il percorso è certamente una sfida che richiede tempo e parecchia energia, ma regalarsi una giornata o una breve vacanza per percorrere qualche sentiero della Romea Strata è un’opzione alla portata di tutti. Una grande opportunità per scoprire luoghi incontaminati, ma anche un cammino spirituale, nella pace e nel silenzio, per conoscere meglio se stessi.


Romea Strata, un intreccio di vie

La Romea Strata non è una “strada” unica: nasce da fasci di antichissime vie commerciali (per la vendita dell’ambra, del sale, del ferro, della seta) divenute poi percorsi di fede. Se vai sul sito dedicato, romeastrata.org (o sfogli la guida ddita da Terre di Mezzo, 20 €, 208 pagg.), vedrai che al cammino principale si aggiungono molte altre diramazioni.

Il punto fermo è l’arrivo a Roma, ed è per questo che si chiama Romea. Mentre il termine Strata oltre a indicare, dal latino, la strada, si può intendere, appunto, anche come “stratificazione” di tanti percorsi millenari.

Quali tappe preferire? C’è l’imbarazzo della scelta, ma eccone alcune che abbiamo provato per te.


  • In Toscana - La mini vacanza in 4 tappe

306280Punto di partenza è Buonconvento (Siena). Prima di partire per l’escursione vale la pena dedicare qualche ora alla visita del borgo medievale custodito da una rossa cinta di mura ricamata da torri e archetti pensili. L’ideale è arrivare il giorno prima e godersi le meraviglie di questo piccolo gioiello, in alternativa ci si può concedere almeno un caffè in un bar del centro storico, perché comunque la prima tappa non sarà lunga: Montalcino dista 13 chilometri, il percorso è quasi tutto su strada sterrata (solo il 10% è su asfalto) e si snoda in buona parte nel paesaggio “lunare” delle crete senesi, terre argillose dal caratteristico colore grigio azzurro.

Poi si cammina tra i vigneti e l’unica difficoltà è nel tratto finale: Montalcino sorge alla sommità di una collina, e si raggiunge col fiatone, inerpicandosi per una strada decisamente ripida, non a caso chiamata Sferracavalli. Arrivati a destinazione, la vista è mozzafiato. E se vuoi saperne di più sul vino che ha fatto la fortuna di questo borgo, rendendolo famoso in tutto il mondo, puoi visitare il Tempio del Brunello, all’interno dell’ex complesso conventuale di Sant’Agostino (XV secolo).

Da Montalcino la Romea Strata prosegue con una seconda tappa più impegnativa, di 21,4 km, fino a Castiglione d’Orcia, ma lungo il percorso si incontra una gemma del romanico toscano: l’abbazia di Sant’Antimo. Secondo la leggenda, venne fondata dall’imperatore Carlo Magno, riconoscente per la guarigione dei suoi soldati da una pestilenza, grazie alle erbe medicinali della zona. Nel corso dei secoli il complesso monastico ha attraversato alterne vicende, ma il restauro di metà ottocento l’ha reso nuovamente luogo di grande bellezza e spiritualità.

Nella terza tappa (da Castiglione a Vivo D’Orcia, 16,6 chilometri) il percorso è quasi sempre in salita, ma le vedute sono magnifiche. Dopo Vivo d’Orcia, eccoci alla quarta tappa tra i boschi di faggi e castagni del monte Amiata (19 km fino a Piancastagnaio), una montagna sacra fin dal tempo degli Etruschi, costellata da luoghi di culto. Ed è qui che sorge l’Abbazia del Santissimo Salvatore (all’interno dell’omonimo paese, Abbadia San Salvatore), fulcro spirituale e culturale di grandissima importanza. Al punto da essere inserita tra i 20 luoghi dove i pellegrini possono ricevere il miliarium.

Da visitare la cripta posta sotto la chiesa: la presenza di trentacinque capitelli e colonne dalle forme singolari e diverse la rende estremamente suggestiva. La camminata poi prosegue tra strade sterrate e asfaltate per concludersi al borgo medievale di Piancastagnaio.


  • Nel Lazio: il cammino in giornata


Una breve tratta molto interessante della Romea Strata è quella che parte da Sutri (in provincia di Viterbo), uno dei borghi più belli della Tuscia. Di origini antichissime, il paese ha un parco archeologico dove si possono ammirare un anfiteatro romano interamente scavato nella roccia calcarea e una necropoli etrusca.

Da qui il percorso, lungo 8 km, porta a Bassano Romano incrociando nel tragitto attimi di storia etrusca, sorgenti termali, luoghi spirituali importanti come il Monastero di San Vincenzo della Congregazione Silvestrina. Arrivati a Bassano, la Romea Strata è quasi giunta al termine: la Capitale dista una sessantina di chilometri.


Per non perdersi

306274La Via è dotata di una segnaletica specifica, caratterizzata da una freccia bianca su fondo marrone con la scritta Romea Strata e il logo. Tutto il percorso è rilevato con il Gps, strumento di aiuto nell’orientamento, specie nei tratti in cui la segnaletica risulta meno frequente. Si consiglia quindi di scaricare le tracce Gps del percorso e di utilizzarle sempre durante il cammino.

Le tracce possono essere richieste gratuitamente alla pagina www.percorsiditerre.it/tracce e sono disponibili, tappa per tappa, sul sito della Romea Strata. Un’avvertenza: che sia integrato nello smartphone o sia un device apposito, in posizioni con ricezione difficile, il Gps può avere difficoltà nella corretta geolocalizzazione. In questo caso occorre seguire con particolare attenzione le descrizioni del percorso e la cartografia integrata nella guida alla Romea Strata.


Il testimonium

È una pergamena che può essere richiesta se si sono compiuti almeno 100 km a piedi o 200 km in bicicletta per raggiungere Roma oppure a fronte dell’ottenimento di almeno tre miliarium, che rappresentano il riconoscimento al pellegrino per aver raggiunto uno dei luoghi giubilari del cammino (un miliarium si ottiene percorrendo almeno due tappe consecutive).

Da applicare sulla Carta del Pellegrino, i miliarium “valgono” se si sono percorse, a piedi o in bicicletta, almeno due tappe geograficamente consecutive. Per prenotare il Testimonium, occorre rivolgersi all’Ufficio Accoglienza della Basilica di San Pietro (tel. 06-69.82, [email protected]). La consegna del Testimonium avviene presso il Punto Accoglienza della Basilica. Qui i pellegrini possono anche richiedere servizi aggiuntivi, come il guardaroba e l’utilizzo delle strutture per la cura personale, offerti e gestiti dai volontari della Romea Strata presenti nei vari punti.


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