SOVALDI 28CPR RIV 400MG FL -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza negli adulti La valutazione delle reazioni avverse si basa sui dati raggruppati di cinque studi clinici di fase 3 (sia controllati che non controllati). Sovaldi è stato studiato in associazione con ribavirina, con o senza peginterferone alfa. In questo contesto, non sono state evidenziate reazioni avverse specifiche a sofosbuvir. Le reazioni avverse al farmaco segnalate più frequentemente in pazienti che ricevevano sofosbuvir e ribavirina o sofosbuvir, ribavirina e peginterferone alfa sono stanchezza, cefalea, nausea e insonnia. Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse al farmaco sono state riscontrate con sofosbuvir in associazione con ribavirina o in associazione con peginterferone alfa e ribavirina (Tabella 6). Le reazioni avverse sono elencate di seguito per sistemi e organi e in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) o molto raro (<1/10.000). Tabella 6: Reazioni avverse al farmaco osservate con sofosbuvir in associazione con ribavirina o con peginterferone alfa e ribavirina.
Frequenza | SOFa + RBVb | SOF + PEGc + RBV |
Infezioni ed infestazioni: |
Comune | rinofaringite | |
Patologie del sistema emolinfopoietico: |
Molto comune | emoglobina diminuita | anemia, neutropenia, conta linfocitaria diminuita, conta delle piastrine diminuita |
Comune | anemia | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: |
Molto comune | | appetito ridotto |
Comune | | peso diminuito |
Disturbi psichiatrici: |
Molto comune | insonnia | insonnia |
Comune | depressione | depressione, ansia, agitazione |
Patologie del sistema nervoso: |
Molto comune | cefalea | capogiri, cefalea |
Comune | alterazione dell’attenzione | emicrania, compromissione della memoria, alterazione dell’attenzione |
Patologie dell’occhio: |
Comune | | visione offuscata |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: |
Molto comune | | dispnea, tosse |
Comune | dispnea, dispnea da sforzo, tosse | dispnea da sforzo |
Patologie gastrointestinali: |
Molto comune | nausea | diarrea, nausea, vomito |
Comune | fastidio addominale, stipsi, dispepsia | stipsi, bocca secca, reflusso gastroesofageo |
Patologie epatobiliari: |
Molto comune | bilirubina ematica aumentata | bilirubina ematica aumentata |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: |
Molto comune | | eruzione cutanea, prurito |
Comune | alopecia, cute secca, prurito | alopecia, cute secca |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: |
Molto comune | | artralgia, mialgia |
Comune | artralgia, dolore dorsale, spasmi muscolari, mialgia | dolore dorsale, spasmi muscolari |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: |
Molto comune | stanchezza, irritabilità | brividi, stanchezza, malattia similinfluenzale, irritabilità, dolore, piressia |
Comune | piressia, astenia | dolore toracico, astenia |
a. SOF = sofosbuvir; b. RBV = ribavirina; c. PEG = peginterferone alfa
Descrizione di reazioni avverse selezionate Aritmie cardiache Casi di bradicardia severa e blocco cardiaco sono stati osservati quando i regimi contenenti sofosbuvir sono utilizzati in associazione con amiodarone e/o altri farmaci che riducono la frequenza cardiaca (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Patologie della cute Frequenza non nota: sindrome di Stevens-Johnson
Altra(e) popolazione(i) particolare(i) Coinfezione HIV/HCV Il profilo di sicurezza di sofosbuvir e ribavirina in pazienti adulti con co-infezione da HCV/HIV è stato simile a quello osservato, negli studi clinici di fase 3, nei pazienti con monoinfezione da HCV trattati con sofosbuvir e ribavirina (vedere paragrafo 5.1).
Pazienti in attesa di trapianto di fegato Il profilo di sicurezza di sofosbuvir e ribavirina in pazienti adulti con infezione da HCV prima del trapianto di fegato è stato simile a quello osservato, negli studi clinici di fase 3, nei pazienti trattati con sofosbuvir e ribavirina (vedere paragrafo 5.1).
Pazienti con compromissione renale In uno studio clinico in aperto (studio 0154), sofosbuvir è stato somministrato come associazione a dose fissa con ledipasvir per 12 settimane a 18 pazienti con CHC di genotipo 1 e compromissione renale severa. La sicurezza di sofosbuvir come associazione a dose fissa con ledipasvir o velpatasvir è stata valutata su 154 soggetti con ESRD che richiedeva dialisi (studio 4062 e studio 4063). In tale contesto, l’esposizione al metabolita di sofosbuvir GS-331007 era aumentata di 20 volte, superando i livelli ai quali erano state osservate reazioni avverse negli studi preclinici. In questa limitata serie di dati sulla sicurezza clinica, il tasso di eventi avversi e di decessi non era chiaramente elevato rispetto a quello previsto nei pazienti con ESRD.
Riceventi trapianto di fegato Il profilo di sicurezza di sofosbuvir e ribavirina nei riceventi adulti di trapianto di fegato con epatite C cronica è stato simile a quello osservato, negli studi clinici di fase 3, nei pazienti trattati con sofosbuvir e ribavirina (vedere paragrafo 5.1). Nello studio 0126, era molto comune la riduzione dell’emoglobina durante il trattamento, con il 32,5% dei pazienti (13/40) che presentava una riduzione dell’emoglobina a <10 g/dL e uno di essi una riduzione a <8,5 g/dL. Otto pazienti (20%) ricevevano epoetina e/o un emoderivato. In 5 pazienti (12,5%), i farmaci dello studio sono stati sospesi, modificati o interrotti a causa di eventi avversi.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Sovaldi negli adolescenti di età compresa tra 12 e < 18 anni si basano sui dati raccolti, nell’ambito di una sperimentazione clinica di fase 2, in aperto, su 50 pazienti trattati con Sovaldi e ribavirina per 12 settimane (pazienti con genotipo 2) e 24 settimane (pazienti con genotipo 3). Le reazioni avverse osservate sono coerenti con le reazioni avverse registrate negli studi clinici di Sovaldi in associazione con ribavirina negli adulti (Tabella 6).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione:
Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse