SIMVASTATINA RAN 28CPR RIV20MG -Effetti indesiderati

SIMVASTATINA RAN 28CPR RIV20MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Le frequenze dei seguenti effetti indesiderati, che sono stati segnalati durante studi clinici e/o l’uso post-marketing, sono classificate in base ad una valutazione dei tassi di incidenza durante ampi studi clinici, a lungo termine, controllati verso placebo, che includevano HPS e 4S con 20.536 e 4.444 pazienti, rispettivamente (vedere paragrafo 5.1). Per l’ HPS, sono stati registrati solo gli effetti indesiderati gravi compresa mialgia, aumento delle transaminasi sieriche e del CK. Per il 4S, sono stati registrati tutti gli effetti indesiderati riportati di seguito. Se in questi studi i tassi di incidenza con simvastatina sono stati inferiori o similari a quelli del gruppo placebo, e sono stati segnalati eventi spontanei simili probabilmente correlati, questi effetti indesiderati sono stati classificati come "rari". Nell’HPS (vedere paragrafo 5.1) che coinvolgeva 20.536 pazienti trattati con 40 mg al giorno di simvastatina (n=10.269) o con placebo (n=10.267), i profili di sicurezza erano sovrapponibili tra i pazienti trattati con simvastatina 40 mg e i pazienti trattati con placebo su una media di 5 anni di studio. I tassi di interruzione dovuti agli effetti indesiderati erano simili (4,8% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg in confronto al 5,1% nei pazienti trattati con placebo). L’incidenza di miopatia era < 0,1% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg. Si sono verificati innalzamenti delle transaminasi (> 3 x ULN confermato da test ripetuti) nello 0,21% (n=21) dei pazienti trattati con simvastatina 40 mg in confronto allo 0,09% (n=9) dei pazienti trattati con placebo. Le frequenze degli effetti indesiderati sono classificate come segue: molto comune (>1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, <1/1000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoeitico Raro: anemia. Disturbi del sistema immunitario Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici Molto raro: insonnia Non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso Raro: cefalea, parestesia, capogiri, neuropatia periferica Molto raro: compromissione della memoria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non nota: malattia polmonare interstiziale (vedere paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinali Raro: stitichezza, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari Raro: epatite/ittero Molto raro: insufficienza epatica fatale e non-fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro: miopatia* (inclusa miosite), rabdomiolisi, con o senza insufficienza renale acuta (vedere paragrafo 4.4), mialgia, crampi muscolari. * In uno studio clinico si è comunemente manifestata miopatia in pazienti trattati con 80 mg di simvastatina al giorno rispetto a pazienti trattati con 20 mg al giorno (1,0% vs. 0,02% rispettivamente) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Non nota: tendinopatia a volte complicata da rotture, Miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM)** ** Ci sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM), una miopatia autoimmune, durante o dopo il trattamento con alcune statine. L’IMNM è clinicamentecaratterizzata da: persistente debolezza muscolare prossimale ed elevati livelli di creatinchinasi serica, che persistono nonostante l’interruzione del trattamento con la statina; biopsia muscolare che mostra una miopatia necrotizzante senza infiammazione significativa; un miglioramento con medicinali immunosoppressori (vedere paragrafo 4.4). Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non nota: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro: astenia. Un’apparente sindrome da ipersensibilità è stata segnalata in rare occasioni, ed includeva alcuni dei seguenti sintomi: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, VES aumentata, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilità, febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici Raro: aumenti dei livelli delle transaminasi sieriche (alanina amminotransferasi, aspartato amminotransferasi, g-glutamil-transpeptidasi) (vedere paragrafo 4.4 Effetti epatici), fosfatasi alcalina elevata; aumento dei livelli sierici di CK (vedere paragrafo 4.4). Aumenti dei livelli di HbA1c e di glucosio sierico a digiuno sono stati riportati con le statine, tra cui simvastatina. Ci sono state rare segnalazioni post-marketing di deficit cognitivo (ad esempio perdita di memoria, dimenticanza, amnesia, compromissione della memoria, confusione) associate con l’uso di statine, tra cui simvastatina. Le segnalazioni sono state generalmente non gravi, e reversibili dopo la sospensione della statina, con tempi variabili dall’insorgenzadei sintomi (da 1 giorno ad anni) e la risoluzione dei sintomi (in media 3 settimane). I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con alcune statine: - Disturbi del sonno compresi incubi. - Perdita della memoria. - Disfunzione sessuale. - Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥ 5,6 mmol/L, BMI>30kg/m², livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione). Popolazione pediatrica In uno studio di 48 settimane che coinvolgeva bambini e adolescenti (ragazzi allo stadio II della Scala Tanner e oltre e ragazze in post-menarca da almeno un anno, 10-17 anni di età) con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n=175), il profilo di sicurezza e tollerabilità del gruppo trattato con simvastatina era simile a quello del gruppo trattato con placebo. Gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale e sessuale sono sconosciuti. Attualmente non sono disponibili dati sufficienti dopo un anno di trattamento (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

Farmaci

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