RIFATER 40CPR RIV 50+300+120MG -Effetti indesiderati
Rifampicina Infezioni ed infestazioni: con rifampicina è stata segnalata colite pseudomembranosa. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia con o senza porpora, di solito associata alla terapia intermittente, ma è reversibile con la sospensione del trattamento alla comparsa di porpora. Emorragia cerebrale ed eventi fatali sono stati riportati in seguito ad uso continuato o reintroduzione dopo la comparsa di porpora. Raramente è stata riportata coagulazione intravascolare disseminata. Eosinofilia, leucopenia sono stati segnalati in una piccola percentuale di pazienti in terapia con rifampicina. Molto raramente è stata riportata agranulocitosi. Patologie endocrine: vi sono stati rari casi di insufficienza surrenalica in pazienti con compromissione della funzionalità surrenalica. Disturbi psichiatrici: raramente è stata riportata psicosi. Patologie gastrointestinali: reazioni gastrointestinali quali anoressia, nausea, vomito, disturbi addominali, diarrea. Patologie epatobiliari: la rifampicina potrebbe causare epatite e pertanto devono essere eseguiti i test della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: possono verificarsi reazioni cutanee di grado lieve che non sembrano essere di natura allergica. Di solito consistono in flushing e prurito con o senza la comparsa di rash. Si sono verificate orticaria e reazioni cutanee di ipersensibilità più gravi, ma non sono comuni. Raramente sono stati riportati casi di reazione pemfigoide, eritema multiforme, inclusa la sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica e vasculite. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare e miopatia sono stati segnalati in una piccola percentuale di pazienti in terapia con rifampicina.Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: disturbi del ciclo mestruale sono stati riferiti in donne sottoposte a terapia antitubercolare di lunga durata con schemi terapeutici contenenti rifampicina. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: si sono verificati casi di edema in una piccola percentuale di pazienti trattati con rifampicina. Reazioni che di solito si verificano con schemi terapeutici intermittenti, probabilmente di origine immunologica, includono: "sindrome influenzale" con febbre, brividi, cefalea, capogiri e dolore osseo; dispnea e sibili; calo della pressione arteriosa e shock; anafilassi; anemia emolitica acuta; insufficienza renale acuta dovuta a necrosi tubulare acuta o a nefrite interstiziale acuta. Isoniazide Patologie del sistema emolinfopoietico: eosinofilia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia. Disturbi del sistema immunitario: reazioni anafilattiche.Disturbi del metabolismo e della nutrizione: pellagra. Patologie del sistema nervoso: polinevrite che si presenta con parestesie, debolezza muscolare, perdita dei riflessi tendinei, ecc. L’incidenza è più elevata nei pazienti a bassa acetilazione ("slow acetylators"). Altri effetti neurotossici che sono rari al dosaggio normale comprendono convulsioni (vedere paragrafo 4.9), encefalopatia tossica, neurite e atrofia ottica, disturbi della memoria e psicosi tossica. Patologie gastrointestinali: pancreatite (frequenza "non nota"), nausea, vomito, disturbi epigastrici. Patologie epatobiliari: epatite (frequenza "non nota"), anche grave e a volte letale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, acne, sindrome di Stevens–Johnson, dermatite esfoliativa, pemfigo, necrolisi epidermica tossica e sintomi sistemici di eosinofilia (frequenza "rara"). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: sindrome simil–lupus eritematoso sistemico Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre. Patologie vascolari: vasculite (frequenza "non nota"). Pirazinamide Patologie del sistema emolinfopoietico: anemia sideroblastica, trombocitopenia con o senza porpora. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: gotta attiva (pirazinamide riduce l’escrezione degli urati), anoressia. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito e peggioramento di ulcera peptica. Patologie epatobiliari: epatite. La reazione epatica è l’evento avverso più frequente e varia da una anormalità asintomatica della funzionalità epatica (diagnosticata attraverso valutazione dei parametri di laboratorio) a una lieve sindrome con febbre, malessere e indolenzimento al fegato, fino a reazioni più gravi quali ittero clinico e rari casi di atrofia acuta e morte. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, prurito, eritema, rash. Molto raramente sono stati riportati casi di angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: artralgia. Patologie renali ed urinarie: disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: malessere, febbre. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili