RAMIPRIL ID HEX 14CPR 2,5+12,5 -Interazioni
Combinazioni controindicate I trattamenti extracorporei che portano il sangue a contatto con superfici a carica negativa, quali dialisi o emofiltrazione con alcune membrane ad alto flusso (per esempio le membrane poliacrilonitriliche) e l’aferesi delle lipoproteine a bassa densità per mezzo di destran–solfato sono controindicati, a causa dell’aumento del rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere il paragrafo 4.3). Se questo tipo di trattamento è necessario, deve essere considerato l’uso di differenti membrane per dialisi o di una diversa classe di antipertensivi. Precauzioni per l’uso Sali di potassio, eparina, diuretici risparmiatori di potassio e altri principi attivi che aumentano i livelli del potassio nel sangue (inclusi gli antagonisti dell’Angiotensina II, trimetoprim, tacrolimus, ciclosporina): potrebbe verificarsi iperkaliemia, pertanto è richiesto un attento monitoraggio dei livelli sierici del potassio. Farmaci antipertensivi (per esempio diuretici) e altri farmaci che possono abbassare la pressione arteriosa (per esempio nitrati, antidepressivi triciclici, anestetici, assunzione di alcool, baclofen, alfuzosina, doxazosina, prazosina, tamsulosina, terazosina): si deve prevedere un possibile potenziamento del rischio di ipotensione (vedere il paragrafo 4.2 per i diuretici). Vasopressori simpaticomimetici e altre sostanze (epinefrina) che possono ridurre l’effetto antipertensivo di ramipril: si raccomanda il monitoraggio della pressione arteriosa. Allopurinolo, immunosoppressori, corticosteroidi, procainamide, citostatici e altri farmaci che possono alterare il quadro ematico: aumenta la probabilità di reazioni ematologiche (vedere il paragrafo 4.4). Sali di litio: l’escrezione di litio può essere ridotta dagli ACE–inibitori e la tossicità del litio potrebbe pertanto aumentare. I livelli sierici di litio devono essere monitorati. L’uso concomitante di diuretici tiazidici può aumentare il rischio di tossicità del litio e potenziare il rischio già incrementato di tossicità da litio con gli ACE inibitori. L’associazione di ramipril e idroclorotiazide con litio non è pertanto raccomandata. Antidiabetici, inclusa insulina: possono verificarsi reazioni ipoglicemiche. Idroclorotiazide può attenuare gli effetti dei medicinali antidiabetici. Pertanto nella fase iniziale della co–somministrazione si raccomanda un controllo della glicemia particolarmente attento. Farmaci antinfiammatori non steroidei e acido acetilsalicilico: deve essere prevista una possibile riduzione dell’effetto antipertensivo di Ramipril Idroclorotiazide Hexal. Inoltre, una terapia concomitante con ACE–inibitori e FANS può provocare un aumentato rischio di peggioramento della funzionalità renale e un aumento della kaliemia. Anticoagulanti orali: l’effetto degli anticoagulanti orali può essere diminuito a causa dell’uso concomitante di idroclorotiazide. Corticosteroidi, ACTH, amfotericina B, carbenoxolone, elevate quantità di liquirizia, lassativi (in caso di uso prolungato) e altre sostanze con effetto kaliuretico o che diminuiscono il potassio plasmatico: aumentato rischio di ipokaliemia. Preparati a base di digitale, principi attivi noti per prolungare l’intervallo QT e antiaritmici: la loro tossicità proaritmica può essere aumentata o i loro effetti antiaritmici possono essere ridotti in presenza di alterazioni degli elettroliti (per esempio ipokaliemia, ipomagnesemia). Metildopa: possibile emolisi. Colestiramina o altri scambiatori ionici somministrati per via enterica: ridotto assorbimento di idroclorotiazide. I diuretici sulfonamidici devono essere presi almeno un’ora prima o 4–6 ore dopo questi medicinali. Miorilassanti di tipo curarico: possibile intensificazione e prolungamento degli effetti miorilassanti. Sali di calcio e prodotti medicinali che aumentano i livelli plasmatici di calcio: in caso di somministrazione concomitante di idroclorotiazide si può prevedere un aumento della concentrazione sierica di calcio; pertanto si richiede un attento monitoraggio del calcio sierico. Carbamazepina: rischio di iponatremia dovuto agli effetti additivi con idroclorotiazide. Mezzi di contrasto iodati: in caso di disidratazione indotta da diuretici, inclusa idroclorotiazide, esiste il rischio di compromissione renale acuta, in particolare con l’uso di dosi importanti di mezzi di contrasto iodati. Penicillina: idroclorotiazide viene escreta nel tubulo distale e riduce l’escrezione di penicillina. Chinino: idroclorotiazide riduce l’escrezione di chinino.