MINIRIN/DDAVP INIET 10F 4MCG/M -Posologia
Posologia Impiego terapeutico: Diabete insipido, poliuria e polidipsia post-chirurgiche MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile può essere somministrata per via sottocutanea o intramuscolare o endovenosa. Adulti 0,25 - 1 mL (1 - 4 mcg), una - due volte al giorno. Bambini 0,06 - 0,12 mL (0,24 - 0,48 mcg), una - due volte al giorno. Il dosaggio deve essere individualizzato caso per caso. Nella poliuria e polidipsia post-chirurgiche la dose deve essere adattata in rapporto alle variazioni dell’osmolalità urinaria. Per i dosaggi frazionati impiegare siringhe graduate da 1 mL tipo insulina, usando però, nei casi di somministrazione non sottocutanea, aghi adatti alla somministrazione intramuscolare o endovenosa. Impiego terapeutico: Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand 0,1 mL (0,4 mcg/kg) da diluire in 30 mL di soluzione fisiologica isotonica e somministrare per via endovenosa 60 - 90 minuti prima dell’intervento chirurgico. Iniettare i primi 5 mL in 5 minuti e, se il paziente non presenta tachicardia o arrossamenti del viso, completare l’infusione più rapidamente. Controllare la concentrazione di Fattore VIII prima e 20 minuti dopo l’infusione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile per una valutazione orientativa. Il livello emostatico critico deve essere valutato con gli stessi criteri utilizzati nel trattamento con emoderivati, tenendo presente che la concentrazione di Fattore VIII non raggiunge però il massimo dopo 20 minuti dalla somministrazione, ma continua ad aumentare per 1 - 2 ore. Ulteriori dosi di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile possono essere somministrate ad intervalli di 12 ore, controllando la concentrazione di Fattore VIII poiché in alcuni pazienti si può riscontrare una riduzione della risposta alle dosi successive. Se al primo controllo orientativo dopo 20 minuti non si è raggiunta una concentrazione sufficiente di Fattore VIII, è necessario somministrare una dose complementare di emoderivati, controllando nuovamente dopo 6 ore dall’infusione la concentrazione del fattore stesso. È opportuno attuare una terapia antifibrinolitica (acido tranexamico) prima, durante e dopo il trattamento con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile. Per eventuali delucidazioni, se non è momentaneamente disponibile uno specialista ematologo, si consiglia di rivolgersi al più vicino centro dell’Emofilia. (Vedi anche Paragrafo 4.4) Impiego diagnostico: diagnosi differenziale del diabete insipido Bambini e adulti 0,5 mL (2 mcg) per via sottocutanea o intramuscolare. L’incapacità ad elaborare urina concentrata dopo deprivazione idrica, seguita dalla capacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile, conferma una diagnosi di diabete insipido ipofisario. L’incapacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile lascia supporre un diabete insipido nefrogeno. (Vedere anche Paragrafo 4.4) Impiego diagnostico: prove di funzionalità renale.Lattanti 0,1 mL (0,4 mcg) per via sottocutanea o intramuscolare Bambini ed adulti 0,5 mL (2 mcg) per via sottocutanea o intramuscolare. Si raccomanda di svuotare la vescica subito prima della somministrazione del farmaco. Nei lattanti normali nelle 5 ore successive alla somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere raggiunta una concentrazione urinaria di 600 mOsm/kg. Nei bambini e negli adulti con funzione renale normale nelle 5 - 9 ore successive alla somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile ci si possono aspettare concentrazioni urinarie superiori a 700 mOsm/kg. (Vedere anche Paragrafo 4.4) Posologia per popolazioni speciali Popolazione pediatrica Particolare cautela deve essere usata nell’utilizzo di desmopressina nei bambini al di sotto di 2 anni di età, vedere paragrafo 4.4. Compromissione renale MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale moderata e grave (vedere paragrafo 5.2). Insufficienza epatica Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2). Modo di somministrazione Normalmente la soluzione iniettabile viene somministrata per via endovenosa ma, se necessario, può anche essere somministrata per via intramuscolare o sottocutanea.