METOPROLOLO ACC 50CPR 100MG -Avvertenze e precauzioni

METOPROLOLO ACC 50CPR 100MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Un’interruzione improvvisa del trattamento con beta-bloccanti può essere pericolosa e deve essere pertanto evitata. Se il trattamento con metoprololo tartrato deve essere interrotto, questo deve essere effettuato, di regola, nel corso di almeno 2 settimane, dimezzando il dosaggio in modo graduale fino a quando il paziente ha raggiunto i 25 mg di metoprololo per dose (mezza compressa da 50 mg). Questo dosaggio minimo deve essere assunto per almeno 4 giorni fino alla completa sospensione del trattamento. Durante questo periodo, specialmente i pazienti affetti da ischemia cardiaca devono essere attentamente monitorati, poiché il rischio di eventi coronarici, tra cui la morte cardiaca improvvisa, è elevato durante l’interruzione del trattamento con beta-bloccanti. Possono anche insorgere ipertensione e aritmia. Anche se ai dosaggi abituali il metoprololo ha un impatto sulla muscolatura bronchiale meno negativo rispetto a quello dei betabloccanti non selettivi, è necessario prestare attenzione. Nei pazienti con asma bronchiale che ricevono il trattamento con metoprololo, se necessario, deve essere prescritta una terapia concomitante con broncodilatatori che stimolano i β2-recettori in modo selettivo, ad es. terbutalina. Se il paziente assume già un β2 stimolante, a volte può essere necessario aggiustarne il dosaggio. Poiché i betabloccanti possono influire sul metabolismo del glucosio, è consigliabile sorvegliare i pazienti affetti da diabete mellito. L’impatto sul metabolismo del glucosio e l’effetto mascherante sui sintomi dell’ipoglicemia sono meno pronunciati nei pazienti trattati con metoprololo rispetto a quelli trattati con betabloccanti non selettivi (in particolare tachicardia). Le compresse di metoprololo tartrato non possono essere somministrate in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia non trattata; è necessario trattare lo scompenso prima del trattamento con metoprololo. Se è in corso trattamento concomitante con digossina, è necessario tenere in considerazione che entrambi i medicinali rallentano la conduzione AV e che esiste quindi un rischio di dissociazione AV. Inoltre possono insorgere complicanze cardiovascolari lievi, che si manifestano come vertigini, bradicardia e tendenza al collasso. Quando viene assunto un betabloccante, può verificarsi un peggioramento, a volte persino potenzialmente fatale, della funzionalità cardiaca, in particolare nei pazienti l’attività cardiaca dipende dalla presenza di supporto del sistema simpatico. Ciò è dovuto in misura minore ad un effetto betabloccante eccessivo e in maggior misura al fatto che i pazienti con funzionalità cardiaca ridotta tollerano scarsamente una riduzione dell’attività del sistema nervoso simpatico, anche quando questa riduzione è lieve. Questo provoca l’indebolimento della contrattilità. la riduzione della frequenza cardiaca e rallenta la conduzione atrioventricolare. Come conseguenza si può avere l’insorgenza di edema polmonare, blocco AV e shock. Occasionalmente, può aggravarsi un’alterazione della conduzione AV, con conseguente blocco AV. Nel caso di sviluppo crescente di bradicardia, il dosaggio deve essere ridotto o il trattamento deve essere gradualmente sospeso. Anche se controindicato nei disturbi circolatori arteriosi periferici gravi (vedere paragrafo 4.3), nel caso di patologie circolatorie periferiche, come la malattia di Raynaud o l’arteriopatia periferica, il quadro clinico può aggravarsi, soprattutto a causa dell’effetto ipotensivo del medicinale. I betabloccanti devono essere somministrati con grande cautela in caso di peggioramento del quadro clinico. Qualora il metoprololo tartrato venga prescritto a un paziente con feocromocitoma, deve essere somministrato contemporaneamente un alfa-bloccante. Prima che un paziente si sottoponga ad intervento chirurgico, l’anestesista deve essere informato che il paziente è in trattamento con metoprololo. Nei pazienti che devono sottoporsi ad intervento chirurgico, si raccomanda di non sospendere il trattamento con betabloccanti. Si deve evitare di iniziare il trattamento ad alte dosi di metoprololo in pazienti sottoposti a chirurgia non cardiaca, poiché è stato associato con bradicardia, ipotensione e infarto, anche con esito fatale, in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare. Nei pazienti in trattamento con un betabloccante, lo shock anafilattico assume una forma più severa. I betabloccanti mascherano alcuni dei segni clinici della tireotossicosi. Pertanto il metoprololo deve essere somministrato con cautela in pazienti affetti da tireotossicosi o con sospetto sviluppo di tireotossicosi, con attenta sorveglianza sia della funzionalità tiroidea che della funzionalità cardiaca.La somministrazione di adrenalina a pazienti in trattamento con betabloccanti può provocare l’aumento della pressione sanguigna e bradicardia, anche se questo è meno probabile con medicinali β 1-selettivi. I betabloccanti possono aumentare il numero e la durata degli attacchi di angina in pazienti con angina di Prinzmetal (angina pectoris variante). Tuttavia, i bloccanti relativamente selettivi del β1-recettore, come metoprololo, possono essere utilizzati in questi pazienti, ma soltanto con la massima attenzione. I pazienti con anamnesi nota di psoriasi devono assumere i betabloccanti soltanto dopo un’attenta valutazione. In presenza di cirrosi epatica, può aumentare la biodisponibilità di metoprololo. Nel diabete labile e insulino-dipendente, può essere necessario aggiustare la terapia ipoglicemizzante. La somministrazione endovenosa di calcio-antagonisti tipo verapamil non deve essere effettuata in pazienti trattati con betabloccanti. Il trattamento iniziale dell’ipertensione maligna severa deve essere valutato in modo tale da evitare la riduzione improvvisa della pressione sanguigna diastolica con compromissione dei meccanismi autoregolatori. Si sono verificati casi di secchezza oculare, occasionalmente, con eruzioni cutanee. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono scomparsi quando è stato sospeso il trattamento con metoprololo. I pazienti devono essere tenuti sotto attenta osservazione per potenziali effetti oculari. Nel caso in cui insorgessero questi effetti, deve essere considerata la sospensione del metoprololo.

Farmaci

DAIICHI SANKYO ITALIA SpA

LOPRESOR28CPR 200MG RP

PRINCIPIO ATTIVO: METOPROLOLO TARTRATO

PREZZO INDICATIVO:7,85 €

DAIICHI SANKYO ITALIA SpA

LOPRESOR30CPR RIV 100MG

PRINCIPIO ATTIVO: METOPROLOLO TARTRATO

PREZZO INDICATIVO:4,33 €