ISMO 50CPR 20MG -Avvertenze e precauzioni
L’isosorbide monoidrato deve essere usato con cautela e sotto controllo medico nelle seguenti condizioni: - bassa pressione di riempimento, per es. nell’infarto miocardico acuto, in caso di compromessa funzionalità del ventricolo sinistro (insufficienza ventricolare sinistra).Deve essere evitata la riduzione della pressione sanguigna sistolica al di sotto di 90 mmHg - glaucoma - trauma cranico - emorragia cerebrale - stenosi aortica e/o mitralica - soggetti con predisposizione all’ipotensione ortostatica- soggetti affetti da ipertensione endocranica (anche se un ulteriore aumento della pressione è stato osservato solo dopo l’assunzione di dosi intravenose di nitroglicerina) - pazienti con insufficienza renale - pazienti con insufficienza epatica. L’insorgenza dell’effetto di Ismo non è sufficientemente rapido per il trattamento di un attacco anginoso acuto. È stata descritta la comparsa di tolleranza (diminuzione dell’efficacia), così come di tolleranza crociata nei confronti di altri farmaci contenenti nitrati (diminuzione dell’effetto in caso di terapia antecedente con un altro farmaco contenente nitrato). Per prevenire una diminuzione o perdita di efficacia deve essere evitata la somministrazione continua di alte dosi. I pazienti sottoposti a terapia di mantenimento con Ismo devono essere informati di non utilizzare prodotti contenenti inibitori della fosfodiesterasi, utilizzati nel trattamento della disfunzione erettile (es. sildenafil, tadalafil, vardenafil). La terapia con Ismo non deve essere interrotta per assumere prodotti contenenti inibitori della fosfodiesterasi (es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) poiché ciò può incrementare il rischio di comparsa di un attacco di angina (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). In caso di ipotensione arteriosa il farmaco deve essere somministrato solo dietro monitoraggio da parte del medico. L’assunzione contemporanea di Ismo con calcio-antagonisti, può potenziare l’effetto ipotensivo (vedere paragrafo 4.5). Ismo, dilatando i vasi endocranici, può provocare nel periodo iniziale della terapia, cefalea che, in soggetti sensibili, può essere grave e persistente (vedere paragrafo 4.2). In studi clinici su pazienti con angina pectoris sono stati segnalati attacchi anginosi provocati come "rebound" di effetti emodinamici. Sembra prudente, quindi, sospendere gradualmente la somministrazione del medicinale quando si deve terminare la terapia, specialmente nel caso di uso di dosi elevate. L’assunzione contemporanea di alcool può aumentare gli effetti ipotensivi dei nitrati e ridurre i riflessi ad esempio nella guida o nel controllo di macchinari che richiedono particolare attenzione. Il medicinale contiene lattosio, quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.