FLUCONAZOLO SANDOZ EV FL 100ML -Avvertenze e precauzioni
In rari casi è stata riportata una grave epatotossicità, anche fatale, principalmente in pazienti con gravi patologie sottostanti. Non è stata osservata nessuna relazione evidente fra epatotossicità e dose totale giornaliera di fluconazolo, durata della terapia, sesso o età dei pazienti. I pazienti che nel corso del trattamento fanno rilevare valori anomali nei test di funzionalità epatica o significativi aumenti di livelli originariamente anormali, devono essere tenuti attentamente sotto controllo. In pazienti nei quali si verifica un innalzamento dei valori degli enzimi epatici durante il trattamento con fluconazolo, deve essere effettuata una valutazione dei benefici del trattamento e dei rischi di grave danno epatico qualora la terapia venga proseguita. Nella maggior parte dei casi, l’epatotossicità si è dimostrata reversibile con l’interruzione del trattamento. Alcuni azoli sono stati associati con un prolungamento dell’intervallo QT. Sono stati riportati rari casi di torsioni di punta durante il trattamento con fluconazolo. Benché l’associazione fra somministrazione di fluconazolo e prolungamento dell’intervallo QT non sia stata stabilita formalmente, il fluconazolo deve essere usato con cautela nei pazienti in condizioni potenzialmente proaritmiche, quali: • Prolungamento congenito o acquisito dell’intervallo QT. • Cardiomiopatia, in particolare quando è presente insufficienza cardiaca • Bradicardia sinusale • Preesistenti aritmie sintomatiche • Concomitante somministrazione di medicinali non metabolizzati dal CYP3A4 ma di cui sia nota la capacità di prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5 “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”). Alterazioni elettrolitiche quali ipopotassiemia, ipomagnesiemia ed ipocalcemia devono essere corrette prima di iniziare il trattamento con fluconazolo. Il fluconazolo è un potente inibitore dell’isoenzima 2C9 del citocromo P450 (CYP) ed un moderato inibitore del CYP3A4. I pazienti cui viene somministrato il fluconazolo in concomitanza con un altro medicinale che possieda un intervallo terapeutico ristretto (per esempio, warfarin e fenitoina) e che venga metabolizzato attraverso il CYP2C9 o il CYP3A4 devono essere attentamente sorvegliati (vedere paragrafi 4.3 “Controindicazioni” e 4.5 “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”). E’ stato dimostrato che alla dose terapeutica raccomandata l’alofantrina prolunga l’intervallo QTc ed è un substrato del CYP3A4. Si sconsiglia pertanto l’uso concomitante di fluconazolo e di alofantrina. Durante il trattamento con fluconazolo, i pazienti raramente hanno sviluppato reazioni cutanee esfoliative, quali la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. I pazienti con AIDS sono maggiormente inclini a sviluppare gravi reazioni cutanee in seguito all’assunzione di molti medicinali. Qualora in un paziente trattato per un’infezione fungina superficiale si verifichi un’eruzione attribuibile al fluconazolo, la terapia con questo agente deve essere interrotta. Se i pazienti con infezioni fungine invasive/sistemiche sviluppano eruzioni cutanee, questi devono essere attentamente sorvegliati, ed il fluconazolo deve essere sospeso qualora compaiano lesioni bollose o eritema multiforme. In rari casi sono state riportate reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.8 “Effetti indesiderati”). La dose di fluconazolo deve essere ridotta quando la clearance della creatinina è al di sotto di 50 ml/min (vedere paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”). Nelle donne in età fertile, nel caso in cui sia indicato un trattamento a lungo termine, devono essere prese in considerazione appropriate misure contraccettive (vedere paragrafo 4.6. “Gravidanza ed allattamento”). I dati sull’efficacia e sulla sicurezza del fluconazolo nei bambini e negli adolescenti sotto i 16 anni d’età sono ancora limitati. Pertanto l’ impiego di fluconazolo nei pazienti in età pediatrica deve essere effettuato solo dopo un’attenta valutazione del beneficio atteso verso ogni potenziale rischio per i pazienti.