FELODIPINA ZEN 14CPR 10MG RP -Avvertenze e precauzioni
La felodipina deve essere somministrata con cautela ai pazienti affetti da: • disturbi della conduzione, insufficienza cardiaca compensata, tachicardia e stenosi della valvola aortica o mitralica; • compromissione da lieve a moderata della funzionalità epatica; poiché l’effetto antiipertensivo potrebbe risultare potenziato;. • è necessario prendere in considerazione la correzione del dosaggio; • compromissione della funzionalità renale di grado severo (gfr < 30 ml/min); • blocco AV di secondo o terzo grado. La brusca sospensione del trattamento con felodipina potrebbe, in alcuni casi, provocare una crisi ipertensiva. La felodipina può causare ipotensione significativa (effetto vasodilatatore) con conseguente tachicardia, fino a ischemia miocardica in pazienti sensibili, pertanto i pazienti predisposti potrebbero incorrere in un infarto miocardico (vedere paragrafo 5.1). I farmaci diidropiridinici possono causare ipotensione acuta. In alcuni casi esiste il rischio di ipoperfusione accompagnata da tachicardia riflessa (effetto angor paradosso) (vedere paragrafo 5.1). La felodipina viene eliminata dal fegato. Di conseguenza in pazienti con funzionalità epatica chiaramente ridotta sono attese possibili concentrazioni terapeutiche e risposta alla felodipina più elevate (vedere anche paragrafo 4.2). La felodipina viene metabolizzata dagli enzimi CYP3A4, pertanto è necessario evitare l’associazione con farmaci inibitori o induttori potenti del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Per lo stesso motivo, è necessario evitare l’assunzione concomitante di succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5). Come con l’impiego di altri calcioantagonisti, nei pazienti affetti da grave gengivite o periodontite sono stati segnalati casi di lieve iperplasia gengivale. Quest’ultima può essere evitata o almeno alleviata, prestando particolare attenzione all’igiene dentale. Le compresse contengono lattosio. Questo farmaco non deve essere assunto da pazienti che presentano rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio.