ETORICOXIB AU 20CPR RIV 90MG -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici, è stata valutata la sicurezza dell’etoricoxib in 9,295 individui, inclusi 6,757 pazienti con OA, RA, dolore cronico dorso lombare o spondilite anchilosante (approssimativamente 600 pazienti con OA o RA sono stati trattati per un anno o più). Negli studi clinici, il profilo degli effetti indesiderati era simile nei pazienti con OA o RA trattati con etoricoxib per un anno o più. In uno studio clinico per l’artrite gottosa acuta, i pazienti sono stati trattati con 120 mg di etoricoxib una volta al giorno per 8 oggi. Il profilo degli eventi avversi in questi studi era generalmente simile a quello riportato negli studi combinati per l’OA, la RA e il dolore dorso lombare. In un programma di studio sulla sicurezza cardiovascolare di dati aggregati da tre studi clinici controllati con farmaco di confronto attivo, 17,412 pazienti con OA o RA sono stati trattati con etoricoxib (60 mg o 90 mg) per una durata media di circa 18 mesi. I dati di sicurezza e i dettagli da questo programma sono presentati nel paragrafo 5.1. Negli studi clinici per il dolore acuto dentale post operatorio a seguito di intervento chirurgico che include 614 pazienti trattati con etoricoxib (90 o 120 mg), il profilo degli eventi avversi in questi studi era generalmente simile a quello riportato negli studi combinati per l’OA, la RA e il dolore cronico dorso lombare. Elenco tabulare delle reazioni avverse I seguenti effetti indesiderati sono stati segnalati ad un’incidenza maggiore rispetto al placebo in studi clinici in pazienti con OA, RA, dolore cronico dorso-lombare o spondilite anchilosante trattati con etoricoxib 30 mg, 60 mg o 90 mg fino alla dose raccomandata per 12 settimane; negli studi del programma MEDAL fino a 3 anni e mezzo; in studi a breve termine sul dolore acuto fino a 7 giorni; o nell’esperienza post-marketing (vedere Tabella 1):
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse | Classe di frequenza |
Infezioni ed infestazioni | osteite alveolare | Comune |
gastroenterite, infezione del tratto respiratorio superiore, infezione del tratto urinario | Non comune | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | anemia (principalmente associata an sanguinamento gastrointestinale), leucopenia, trombocitopenia | Non comune |
Disturbi del sistema immunitario | ipersensibilità‡ β | Non comune |
angioedema, reazioni anafilattiche/anafilattoidi incluso shock‡ | Raro | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | edema/ritenzione di liquidi | Comune |
aumento o diminuzione dell’appetito, aumento ponderale | Non comune | |
Disturbi psichiatrici | ansia, depressione, diminuzione dell’acutezza mentale, allucinazioni‡ | Non comune |
confusione,irrequietezza‡ | Raro | |
Patologie del sistema nervoso | capogiro, cefalea | Comune |
disgeusia, insonnia, parestesia/ipoestesia, sonnolenza | Non comune | |
Patologie dell’occhio | visione offuscata, congiuntivite | Non comune |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | tinnito, vertigine | Non comune |
Patologie cardiache | palpitazioni, aritmia‡ | Comune |
fibrillazione atriale, tachicardia‡, insufficienza cardiaca congestizia, alterazioni aspecifiche dell’ECG, angina pectoris‡, infarto del miocardio§ | Non comune | |
Patologie vascolari | ipertensione | Comune |
rossore, accidente cerebrovascolare§, attacco ischemico transitorio, crisi ipertensive‡, vasculite‡ | Non comune | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | broncospasmo‡ | Comune |
tosse, dispnea, epistassi | Non comune | |
Patologie gastrointestinali | dolore addominale | Molto comune |
Stipsi, flatulenza, gastrite, pirosi gastrica/reflusso acido, diarrea, dispepsia/fastidio epigastrico, nausea, vomito, esofagite, ulcerazione orale | Comune | |
distensione addominale, alterazione dell’alvo, secchezza della bocca, ulcera gastroduodenale, ulcera peptica incluse perforazione e sanguinamento gastrointestinale, sindrome del colon irritabile, pancreatite‡ | Non comune | |
Patologie epatobiliari | aumento di ALT, aumento di AST | Comune |
epatite‡ | Raro | |
insufficienza epatica‡, ittero‡ | Raro † | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | ecchimosi | Comune |
edema del volto, prurito, eruzione cutanea, eritema‡, orticaria‡ | Non comune | |
sindrome di Stevens-Johnson‡, necrolisi epidermica tossica‡, eruzione fissa da farmaco‡ | Raro† | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | crampi/spasmi muscolari, dolore/rigidità muscoloscheletrica | Non comune |
Patologie renali e urinarie | proteinuria, aumento della creatinina sierica, compromissione renale/insufficienza renale‡(vedere paragrafo 4.4) | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia/affaticamento, sindrome simil influenzale | Comune |
dolore toracico | Non comune | |
Esami diagnostici | aumento dell’azoto ureico ematico, aumento della creatinfosfochinasi, iperkaliemia, aumento dell’acido urico | Non comune |
diminuzione del sodio ematico | Raro | |
*Categoria di frequenza: Definita per ogni terminologia dell’evento avverso in base all’incidenza riportata nei data base dei trial clinici: Molto comune (≥1/10), Comune (da ≥1/100 a <1/10), Non comune (da ≥1/1000 a <1/100), Raro (da ≥1/10,000 a <1/1000), Molto raro (<1/10,000). | ||
‡Questa reazione avversa è stata identificata tramite la sorveglianza post-marketing. La sua frequenza riportata è stata stimata in base alla frequenza più alta osservata tra i dati degli studi clinici aggregati per indicazione e dose approvata. | ||
†La categoria di frequenza "Raro" e stata definita in base alla guida del Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) (rev. 2, Sett. 2009) sulla base di un limite superiore stimato dell’intervallo di confidenza al 95% per 0 eventi dato il numero di soggetti trattati con eterocoxib nell’analisi dei dati di fase III aggregati per dose e indicazione (n=15.470). | ||
βIpersensibilità include i termini "allergia", "allergia da farmaco", "ipersensibilità da farmaco", "ipersensibilità", "ipersensibilità NOS", "reazione di ipersensibilità", "allergia non specifica". | ||
§Sulla base dell’analisi di studi clinici a lungo termine, controllati con placebo e farmaco attivo, gli inibitori selettivi della COX-2 sono stati associati ad un rischio aumentato di eventi artero-trombotici gravi, che includono infarto del miocardio e ictus. Sulla base dei dati esistenti, è improbabile che l’aumento del rischio assoluto per tali eventi superi 1% per anno (non comune). |